Il 2 a 1 dell'andata a Zurigo tiene in corsa i viola. Fosse stato per il ritorno in casa i gigliati sarebbero già fuori dalla competizione. Perdere in casa non è mai bello, ma l'importante è restare in corsa per la competizione europea e la Fiorentina strappa il biglietto di accesso alla fase successiva grazie alla vittoria in trasferta. Gli svizzeri non sono imprendibili, i gigliati però ce la mettono tutta per fare apparire gli avversari più veloci e più ordinati. Si chiama ospitalità.
Purtroppo l'approccio psicologico non è quello che avrebbe voluto il mister, lo si vede fin dai primi minuti di gioco in cui i viola non riescono a superare la metà campo mentre il Grasshopper pur difendendosi egregiamente non riesce a trovare la via della porta difesa da Neto. Una condizione simile con Gomez e compagni che sprecano l'impossibile dovrebbe portare allo zero a zero da manuale. Il discusso portiere brasiliano commette una ingenuità pazzesca nel momento migliore per i suoi, dopo un fuorigioco di Gomez che il Franchi aveva già battezzato regolare. Neto rinvia corto ed offre l'assist dell'1 a 0 a Ben Khalifa che lo guarda, lo spiazza e segna.
Sembra poco. Poteva costare l'Europa. Ma sul portiere viola ci sono troppe pressioni e Neto non riesce a nasconderle. Peccato perché proprio il numero 1 si era reso protagonista di un bel salvataggio in tuffo sotto la traversa. Se resta ha bisogno di maggiore serenità e fiducia, questo è sicuro. Steccano un po' tutti, la difesa ha le misure sballate, si perde in pochi passi e non trova nel Pek un buon riferimento. Borja Valero, Joaquin, Ilicic.. sarà questione di condizione e di tempo.
Anche Cuadrado stenta, però Montella è costretto a sostituire non per scelta tattica, ma per un fastidio muscolare. Meglio la Fiorentina con Aquilani e Bakic nel secondo tempo. Il calo fisico nel finale rischia di compromettere 90 minuti di profonda meditazione. Contento Andrea Della Valle che parla di partita sofferta e di fiducia per la condizione che arriverà presto, come le reti di Gomez. Non si sbilancia sul fronte degli ultimi acquisti in saldo sul mercato estivo. Anche perché di saldi se ne sono visti ben pochi. Antonio Lenoci