FIRENZE – Una stretta di mano e un caloroso “in bocca al lupo”. Da una parte la cattedrale di Santa Maria del Fiore, dall’altra il Battistero di San Giovanni, in pieno centro fiorentino. Il presidente Enrico Rossi e il ct della Nazionale azzurra di ciclismo Paolo Bettini non potevano scegliere scenario più suggestivo per incontrarsi a meno di un mese dall’inizio del Mondiale. Qualche appassionato e tanti turisti in giro per la città ne hanno approfittato per scattare foto ed assaporare un po’ di clima mondiale. I ct Paolo Bettini (professionisti) e Marco Villa (U23 e Junior), alla testa di un gruppetto di oltre 20 corridori, hanno accolto l’invito del presidente Rossi per un breve saluto in piazza Duomo, prima di riprendere l’attività di ricognizione del circuito mondiale tra Fiesole e Firenze, quello dove si deciderà l’assegnazione del titolo iridato 2013, dopo i circa 100km tra Lucca ed il capoluogo. Il presidente Rossi ha salutato la piccola carovana con un grosso ‘in bocca al lupo’.
“Sportivamente parlando – ha detto Rossi – mi auguro che possa vincere il migliore, tra gli italiani ovviamente. É la prima volta che arrivano i Mondiali in Toscana, è un grande evento. Ci siamo impegnati molto spendendo molto, ma sappiamo che ci sarà anche un ‘ritorno’. I nostri studi (secondo Irpet sarebbero attese oltre 400 mila persone con ricadute di circa 140 milioni di euro, ndr) mettono in evidenza un moltiplicatore molto alto. La Toscana si farà conoscere sotto una bella veste, c’è Firenze ma ci sono anche altre città.
Sarà un grande guadagno per tutta la regione. Non mancherà qualche disagio – aggiunge ancora – molti ne parlano, ma dobbiamo considerare anche i tanti aspetti positivi”. A meno di un mese dall’inizio sembra tutto pronto. Per l’organizzazione dell’evento la Regione ha messo a disposizione 20 milioni di euro. Altri 12 sono arrivati dagli enti locali coinvolti. “La ‘macchina’ – ha proseguito Rossi – è stata messa a punto insieme al comitato organizzatore, un compito molto impegnativo.
Ma saremo pronti ad intervenire anche in corso d’opera se ce ne fosse bisogno. Anche la sanità si è mobilitata, c’è un piano d’intervento in caso di necessità. Le strade sono state messe a posto ed è stata aumentata la sicurezza. Mi pare insomma ci siano tutte le condizioni per fare una bella figura ‘mondiale’”. Rossi infine ricorda quando da ragazzo usava la bici tutti i giorni per andare a scuola. “Fino all’età di 11 anni i 4 km e mezzo che mi separavano dalla scuola me li sono fatti sempre in bicicletta.
A quei tempi (fine anni ’60) c’erano grandi campioni e qualche volta sognavo di essere come loro. Sono profondamente convinto che la Toscana sia la più bella regione del mondo. Far da spettatore a una gara iridata che si svolge in un simile contesto sarà per molti un’esperienza unica, da non perdere”.