Caro fu il conto di quella cena, oppure no. "Dall'affitto del Ponte Vecchio abbiamo ricavato 120mila euro che serviranno a coprire il taglio subito sulla spesa dedicata ai viaggi per i bambini disabili" così scrisse Matteo Renzi sulla e-news immediatamente successiva all'evento. Non l'avesse mai fatto. Una frase che scatena subito la polemica a Firenze e negli ambienti culturali dell'Italia che si vende ma non si svende. I consiglieri comunali De Zordo, Grassi e Sabatini non hanno creduto alla giustificazione del primo cittadino ed hanno interrogato immediatamente i depositari dei conti per verificare il costo effettivo di quella cena. "Grazie alle richieste di verifica con cui noi tre consiglieri di opposizione abbiamo incalzato il sindaco quando ha millantato la cifra di 120.000 per la discutibile cena sul Ponte Vecchio, forse qualcosa arriverà davvero a questa città" questo l'intervento dei consiglieri comunali De Zordo (Puc), Grassi (SEL) e Sabatini (Lista Galli) dopo le risposte alle loro interrogazioni nel consiglio comunale. "Sono miracolosamente apparsi 45.000 euro offerti - si suppone dalla Ferrari - per il restauro della fontana del Cellini sul Ponte Vecchio. Una voce di entrata che fino al Consiglio nessuno dell'Amministrazione aveva citato, né era presente in alcun documento ufficiale.
Neppure nella enews del Sindaco. Scommettiamo che andrà in Giunta questo pomeriggio. Coraggio Sindaco, ormai la cena l'ha permessa, e se si impegna può ancora ottenere qualche donazione e arrivare davvero ai 120.000 euro dichiarati. Noi, con le nostre richieste e denunce, siamo contenti di aver contribuito a dare sostanza a parole che sostanza non avevano. Al momento, per aver concesso Ponte Vecchio per 10 ore chiudendo l'accesso a residenti e turisti, per l'occupazione per 4 giorni consecutivi di piazza Ognissanti, per aver concesso il Chiostro grande e i musei di S.M.
Novella fuori orario, per aver permesso il transito della ztl alle macchine degli invitati Ferrari, abbiamo riscontri con documenti agli atti per soli 16.503 euro di occupazione suolo pubblico - di cui incredibilmente solo 2.489 per Ponte Vecchio - e 15.730 per il restauro della Pala in terracotta del museo di S.M.Novella. Non un gran guadagno per la città. E nulla per le vacanze dei bambini disabili" concludono i consiglieri. Mancherebbero all'appello ancora 22mila euro che sarebbero arrivati se si fosse svolto anche l'evento collaterale previsto in piazza della Passera, noto angolo caratteristico nel cuore della Firenze genuina, autentica, viscerale.
L'onda alzatasi sull'Arno è arrivata fino al Tevere, a Roma, rilanciata dal Movimento 5 Stelle, per la precisione dal senatore Maurizio Romani che dopo aver puntato il dito contro Renzi ed aver sospettato un possibile interesse personale nella vicenda si è visto recapitare una lettera firmata dal primo cittadino di Firenze "Non la conosco personalmente - recitava la missiva - ma si rende conto di quel che ha detto?" a seguire l'annuncio di una querela per diffamazione ad personam con invito a lasciar cadere l'insindacabilità ovvero l'immunità parlamentare e la proposta di far devolvere il ricavato dell'azione giudiziaria in favore dell'Ospedalino Meyer. A Firenze non è andata poi tanto male, alla fine quel conto qualcuno sembra averlo pagato, poteva finire come nei 'Laureati' di Leonardo Pieraccioni dove i commensali fuggono alla fine del pasto. AntLen