Sarà il Presidente Nazionale di Eu.Coop, Sergio Marini, a tenere a battesimo la nascita di Ue.Coop (Unione Europa delle Cooperative) in programma domani, lunedì 15 luglio (inizio ore 10,30) a Villa Vittoria a Firenze (Fi). La nuova centrale operativa promossa da Coldiretti e riconosciuta e autorizzata quale associazione nazionale di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento cooperativo si pone l’obiettivo di rimettere al centro delle scelte economiche della regione il valore sociale, sussidiario e sostenibile della cooperazione. Nell’ambito della presentazione, sarà allestito il primo Salone di Ue.Coop per rappresentare e raccontare le più disparate, incredibili e curiose esperienze della cooperazione attive e presenti sul territorio regionale: dal settore dell’edilizia con plastici e progetti in scala a quello naturalmente agricolo, dal settore della pesca e dell’itticoltura a quello della fornitura di piante fino alla comunicazione, istruzione, ricreazione e hobby.
La giornata sarà aperta dall’arrivo al Palacongressi di una parata festosa di scooter di “Cp Produzione” una delle cooperative fiorentine che hanno aderito al progetto di Ue.Coop che distribuisce piatti pronti di “Runner Pizza” e “The Food”. Alla presentazione sono stati invitati a partecipare imprenditori, cooperative, rappresentanti delle Istituzioni, delle Amministrazioni Pubbliche Toscane e delle forze dell’ordine. Rimettere al centro delle scelte economiche della Toscana e del Senese il valore sociale, sussidiario e sostenibile della cooperazione, creare opportunità, costruire una rete solida di relazioni tra imprese, territorio e persone, per frenare l’emorragia occupazionale ed invertire una tendenza che pare segnata.
Queste le priorità delle priorità: lavoro e occupazione secondo Ue.Coop per la regione in cui, rispetto al primo trimestre del 2012, secondo i dati dell’Istat, si sono persi 37mila posti di lavoro portando il tasso di disoccupazione ai massimi livelli di sempre (-9,7%) mentre l’occupazione, cioè chi lavora, è praticamente tornato ai livelli del 1999-2000 (62%). Quasi raddoppiata anche la disoccupazione giovanile nella delicata fascia d’età 18-29 anni arrivata al 19,2%, un altro triste record che impone misure straordinarie e strumenti diversi.