La sera di venerdì 5 Luglio una carovana di cento splendide auto d’epoca, dai primi anni del secolo scorso fino agli anni ’80, partirà verso le 19.00 dall’Hotel Villa Olmi Resort a Bagno a Ripoli e, dopo una passeggiata sulle colline intorno a Firenze, raggiungerà Piazza della Signoria dove le vetture resteranno esposte fino a verso Mezzanotte. In occasione del 45 anniversario della fondazione del CAMET, grazie al patrocinio del Comune di Firenze e alla concessione della Sovrintendenza ai Beni Architettonici di Firenze e del Polo Museale, l’edizione 2013 della esposizione “Firenze Sotto le Stelle 2013” avrà due location d’eccezione: il Piazzale degli Uffizi e Piazza della Signoria, dove saranno esposti alcuni dei capolavori dell’industria automobilistica di tutti i tempi.
In particolare, nel Piazzale degli Uffizi verrà organizzato una cena ed uno spettacolo a fini benefici con la Fondazione ANT. Durante la serata verrà consegnato il “Trofeo Firenze Sotto le Stelle 2013” al socio del CAMET che si è particolarmente distinto per la attività per la diffusione del motorismo storico durante l’anno. Durante la serata, verrà presentato alle Autorità Fiorentine il progetto di restauro della Fontana della Loggia del Grano che verrà interamente offerto dall’ASI, Automotoclub Storico Italiano, a cui il CAMET è federato fin dal 1968.
La esposizione nel Piazzale degli Uffizi ed in Piazza Signoria, ad ingresso libero, permetterà ai fiorentini ed ai turisti di ammirare una carrellata delle auto più significative per la rarità ed il passato sportivo o, più semplicemente, quelle che maggiormente appartengono alla memoria collettiva degli Italiani. Dagli anni ‘30 con le Balilla – a tre e quattro marce – primi esempi della motorizzazione di massa in Italia, le Topolino a rappresentare l’avvio della moderna produzione in serie e la Lancia Augusta, simbolo del lusso e della classe della industria Italiana.
Gli anni del dopoguerra, della difficile rinascita, saranno invece dedicati al fascino delle corse su strada, come la mitica Mille Miglia. Regina della serata sarà una ITALA 45 HP del 1909, modello analogo a quello che 1907, con l’equipaggio composto dal principe Scipione Borghese, il meccanico Ettore Guizzardi e Luigi Barzini, inviato speciale del Corriere della Sera, vinse in 60 giorni il raid Pechino – Parigi. Il restauro della Fontana del Fancelli nella Loggia del Grano La Loggia del Grano fu iniziata nel 1619 dall'architetto Giulio Parigi su commissione del granduca Cosimo II, come mercato del grano.
I magazzini alimentari si trovavano ai piani superiori, sopra il loggiato, nel quale si svolgeva invece il mercato del grano e dei cereali vari. Tutti i giorni non festivi al riparo delle ampie arcate, si svolgeva la compra-vendita del grano, alla presenza e sotto la diretta sorveglianza degli "Ufficiali della Grascia". Questi cosiddetti "grascini" controllavano la qualità e la quantità del grano e delle biade, le regolarità dei prezzi e delle contrattazioni che iniziavano all'ora nona dietro il segnale degli stessi ufficiali.
Si aveva molta cura che il mercato del grano non subisse alterazioni di sorta in quanto il pane, alimento base per eccellenza almeno per i ceti meno abbienti sul quale ruotava l'intera organizzazione dei pasti, fosse assicurato a tutti. Ai fornai che avessero "artefatto e guastato" il pane era comminato addirittura il carcere o il bando dalla città. Legato al ricordo della Loggia è il vecchio detto fiorentino "a tutto spiano" che indica un'azione compiuta con totale abbondanza, cioè al massimo della misura.
E lo “spiano" era appunto la misura della quantità del grano che ogni mese gli Ufficiali della Grascia o dell'Abbondanza assegnavano ai fornai per la panificazione: se non c'erano carestie o particolari scarsità del prodotto la quantità erogata con profusione era appunto quella a "tutto spiano", mentre in caso contrario veniva ridotta a mezzo spiano o anche di meno. La Loggia successivamente divenne un teatro e poi recentemente un cinema (Capitol). Chiuso il cinema, la bella struttura è sembrata cadere nel dimenticatoio – come troppo spesso avviene nella nostre città – fino ad ospitare un mercatino etnico ed un bar. La Fontana del Fancelli: sotto la loggia furono posti gli antichi stemmi di Firenze e della Croce del Popolo.
Un busto di Cosimo II è posto al centro dell'arcata centrale su via de' Neri ed è opera di Chiarissimo Fancelli, autore anche della fontana con il mascherone all'angolo della costruzione, ispirata alla Fontana dello Sprone in Oltrarno. Il Fancelli connotò l'opera con un vivacissimo atteggiamento beffardo della grossa faccia deforme, dando alle fluenti linee che convergono verso la sottostante tazza di raccolta dell'acqua, una forma di barba fra l'immaginario fantastico e quello reale.