FIRENZE – Una variazione di bilancio importante anche per la musica, quella approvata lunedì scorso dalla Giunta regionale toscana. Sono stati infatti stanziati 700 mila euro per “salvare” due ex Istituti musicali pareggiati toscani che, altrimenti, con molta probabilità sarebbero stati destinati al commissariamento. Si tratta del “Rinaldo Franci” di Siena e del “Pietro Mascagni” di Livorno: il primo, fondato nel 1834, conta circa 300 studenti mentre nel secondo, nato nel 1953, studiano circa 500 giovani. “Questi due istituti, insieme al ‘Boccherini’ di Lucca e al Conservatorio di Firenze, sono le colonne dell’alta formazione musicale in Toscana e la loro chiusura sarebbe una perdita per tutta la regione.
Sono però anni – spiega Stella Targetti, vicepresidente della Regione e assessore all’Istruzione – che a queste scuole lo Stato non riconosce più alcun contributi nonostante che siano, a tutti gli effetti, Conservatori e nonostante che una legge preveda la possibilità, mai attuata, di farli diventare statali”. Targetti si riferisce a una norma (la 508 del dicembre 1999) che, oltre alle Accademie di Belle arti e ai Conservatori musicali, riformava anche gli Istituti Musicali Pareggiati: strutture che gli enti locali non ce la fanno più a reggere esclusivamente sulle proprie spalle.