Scontri a Istanbul: ferito e fermato un fotografo toscano

Oltre 400 arresti ieri in Turchia. Scatta lo sciopero contro repressione. Protesta dell'Ordine dei Giornalisti e dell'Assostampa. Enrico Rossi: “Serve una decisione UE”. Il sindaco di Livorno Cosimi è in contatto telefonico con il consolato italiano.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 giugno 2013 14:53
Scontri a Istanbul: ferito e fermato un fotografo toscano

La polizia turca ieri ha arrestato 441 persone a Istanbul tra i manifestanti che protestavano contro il governo. Piazza Taksim è stretta d'assedio da un imponente dispositivo di polizia. Mentre imperversava la protesta in alcuni quartieri di Istanbul, in un'altra piazza gremita parlava il premier. Le forze dell'ordine hanno usato i manganelli e i gas lacrimogeni contro i manifestanti. Nell'acqua sparata dalla polizia contro i manifestanti a Istanbul c'e' un liquido urticante. Lo ha denunciato il quotidiano turco Milliyet.

Mobilitazione dei sindacati contro l'uso sproporzionato della forza. I due principali sindacati del Paese hanno invitato i cittadini ad aderire allo sciopero generale. Negli scontri è stato fermato un fotografo italiano tra le persone rimaste coinvolte. Daniele Stefanini, 29 anni, originario di Livorno, era in piazza Taksim per lavoro, stava riprendendo con la sua macchina fotografica gli scontri quando e' stato colpito da alcune manganellate. Un avvocato dei diritti umani ha riferito di averlo trovato in stato confusionale.

Parte della sua attrezzatura è scomparsa. A causa delle serie ferite, è stato trasportato in ospedale e medicato; quindi è stato condotto al posto fisso di polizia, dal quale è riuscito a mettersi in contatto con i genitori e con l'ambasciata italiana. Stefanini era in Turchia da qualche giorno per seguire i movimenti di protesta e fare un reportage fotografico su quanto sta accadendo a Istanbul. Prima delle proteste scoppiate in Turchia, aveva lavorato sul movimento degli Indignados in Spagna. Il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi si è messo in contatto con il Consolato generale d'Italia a Istambul ed ha parlato direttamente con il Console Generale Gianluca Alberini, per essere informato sullo stato delle cose ed avere aggiornamenti anche nelle prossime ore. Il Sindaco si è messo a disposizione sia del Consolato che della famiglia di Daniele Stefanini per ogni aiuto che possa portare a un buon esito della vicenda. L'Associazione Stampa Toscana l’Ordine dei giornalisti della Toscana e il Gruppo Fotoreporter condannano fermamente le ennesime violenze perpetrate contro i manifestanti e contro i reporter durante le proteste, chiedendone immediatamente il rilascio.

Sempre più spesso i giornalisti sono un obiettivo per evitare che la gente sia messa a conoscenza della realtà. Un intervento pronto e deciso del Governo per ottenere l’immediata liberazione di Daniele Stefanini, il fotografo livornese fermato a Istanbul. Lo chiede il presidente Enrico Rossi in una lettera inviata oggi al vice ministro degli affari esteri, Marta Dassù.

“Ho appreso con scorcerto – scrive il presidente Rossi – dell’arresto del giovane fotografo livornese Daniele Stefanini durante le manifestazioni popolari ad Istanbul. Il fotografo si trovava in quelle circostanze semplicemente per svolgere il proprio lavoro di fotografo free lance e si è trovato coinvolto nelle cariche della polizia contro i manifestanti. Stefanini, dopo le cure ricevute in ospedale, risulta in stato di fermo presso la Questura della città. Stefanini risulta anche essere particolarmente cagionevole di salute in quanto vive con un solo rene trapiantato”.

“Sono, quindi, a chiedere al Governo un pronto e deciso intervento per l’immediata liberazione di Daniele Stefanini. Sappiamo, da notizie di stampa, che la nostra ambasciata ad Ankara si è immediatamente attivata per seguire la vicenda e di ciò non possiamo che essere soddisfatti. Tuttavia, ritengo si debba portare a compimento l’azione diplomatica del nostro paese per ottenere l’immediata liberazione di Stefanini e assicurare comunque tutte le cure umanitarie e sanitarie necessarie per garantirgli il pronto rimpatrio”.

“Ciò che appare francamente intollerabile – prosegue Rossi – è l’azione violenta e intimidatoria della polizia turca contro inermi cittadini e, in particolare, contro giornalisti e fotografi. In un paese che sta seguendo le procedure per entrare a far parte dell’Unione europea, non è concepibile che un governo abbia comportamenti così vessatori verso l’opinione pubblica e la libera informazione. Non ritengo che i principi di libertà e democrazia cui si è ispirato il processo di integrazione europea siano compatibili con quanto avviene in questi giorni di Turchia dove la legittima opposizione ad un governo viene soffocata nel sangue e con inaudita violenza.

Conto quindi – conclude la lettera – sull’azione ferma e puntuale del Governo italiano per la liberazione di Stefanini e per la difesa dei diritti umani, civili e di informazione in Turchia”.

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