La procura generale di Stoccarda ha respinto il ricorso contro l’archiviazione dell’inchiesta per la strage di Sant’Anna di Stazzema, ricorso presentato dal legale di Enrico Pieri, il sopravvissuto al massacro nazista del 12 agosto 1944 durante il quale pagarono con la vita 560 civili. La procura di Stoccarda già il primo ottobre aveva archiviato il procedimento contro i sopravvissuti ex membri della 16/a Divisione Reichsfuehrer, in quanto non aveva rilevato un indizio di reato sufficiente per muovere un’accusa.
"Questa decisione della procura di Stoccarda di non riaprire le indagini a carico di cinque ex SS della 16/a divisione Rechfuerher, individuati dalla ricerca dello storico Carlo Gentile grazie a nuove prove da lui raccolte, è una nuova offesa alla memoria delle vittime della strage di S. Anna di Stazzema e al dolore dei sopravvissuti, alla Resistenza e alla storia del nostro Paese”. Lo ha dichiarato il presidente Enrico Rossi commentando la notizia. “La Regione Toscana da sempre coltiva e difende la sua memoria, e per questo continueremo nella ricerca della verità al di là di ogni cavillo giuridico” ha aggiunto il presidente Rossi. A far sperare che le indagini potessero essere riaperte erano state le nuove informazioni ricavate dallo studio dello storico Carlo Gentile.
Di recente poi anche la visita a S. Anna da parte del presidente Giorgio Napolitano insieme al presidente tedesco Joachim Gauck aveva lasciato presagire in un diverso sviluppo. Per la giustizia tedesca non sarebbero ancora dimostrabile né la premeditazione da parte degli imputati né le colpe individuali dei cinque ancora in vita, di qui l'impossibilità di riaprire le indagini chiuse nel 2012. Rabbia e delusione nelle parole del sindaco di Stazzema Michele Silicani: «Per i giudici tedeschi non è dimostrata la premeditazione? Questo ci offende ancor di più.
Non implica premeditazione riunire donne e bambini innocenti e trucidarli? Penso che i magistrati tedeschi dovrebbero provare anche solo per un minuto il dolore, lo strazio di perdere un figlio, quello strazio che tutti noi percepiamo ogni volta a Sant'Anna di Stazzema». «Un'offesa alla memoria delle vittime» tuona il governatore della Toscana Enrico Rossi.