Istituite tre borse di ricerca per altrettanti esperti in marketing e sviluppo di progetti di impresa col compito di facilitare la penetrazione nei mercati dei prodotti e dei servizi erogati dai centri di ricerca dell’ateneo fiorentino. E’ quanto prevede il progetto ‘Ricerca&Servizi’ – presentato stamani alla stampa - scaturito da un protocollo d’ intesa tra Ente Cassa di Risparmio di Firenze (che, proprio con questo scopo, ha stanziato 45 mila euro per le tre borse) e due strutture dell’ateneo fiorentino: il Dipartimento di Scienze per l’economia e l’impresa (Disei) e il Centro servizi di Ateneo per la valorizzazione della ricerca e la gestione dell’Incubatore universitario (Csavri). Da due anni l’Incubatore Universitario Fiorentino (IUF) opera a pieno ritmo presso il Polo scientifico di Sesto nella fornitura di servizi di formazione, consulenza e supporto logistico a quei gruppi di ricerca dell’ateneo che desiderino trasformarsi in impresa.
E’ dunque necessario rafforzare il potenziale competitivo dei servizi erogati. Il protocollo ha proprio questo scopo, anche in considerazione del fatto che, dal novembre 2010, sono stati ammessi alla pre-incubazione 57 progetti che hanno coinvolto oltre 250 giovani ricercatori, dottori di ricerca, dottorandi, assegnisti e giovani laureati, oltre ad una cinquantina di docenti strutturati. Sono oggi complessivamente 22 gli spin off dell'Università di Firenze, iniziative imprenditoriali ad alto tasso di innovazione nate in ambito accademico. Il progetto prevede, in primo luogo, il censimento e la successiva individuazione dei centri di ricerca, delle imprese diventate spin off e dei servizi di ateneo che possono avere un mercato e la selezione di un primo lotto sperimentale.
Saranno poi analizzati il mercato potenziale e il bacino di imprese interessate a recepire-acquisire questi servizi. Quindi, saranno formulate le strategie competitive atte a facilitarne la penetrazione dei mercati e saranno elaborate le adeguate azioni di marketing per la commercializzazione. I risultati aumenteranno la capacità di investimento in nuova ricerca e in nuove start up della ricerca. Spetterà a Dipartimento di Scienze per l’Economia e l’Impresa dell’Università di Firenze (DISEI) diretto dal Professore Gaetano Aiello, istituire le borse di ricerca, selezionare i tre esperti e offrire l’adeguato supporto per le fasi di tutoraggio e di gestione amministrativa mentre Csavri provvederà a facilitare il rapporto con le strutture di ricerca dell’ateneo.
Un comitato di controllo, costituito tra le parti, provvederà a verificare, ogni sei mesi, l’andamento del progetto e ad evidenziare eventuali criticità. ‘’Questo progetto – ha dichiarato il vicepresidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze prof. Pierluigi Rossi Ferrini – è emblematico del ruolo che vogliamo sempre più assumere nelle dinamiche dell’economia cittadina: cioè superare quello di semplice erogatore, che certamente fa parte del nostro dna, per diventare un partner strategico per quelle iniziative che, valorizzando la creatività e l’innovazione, possono a loro volta essere moltiplicatrici di impresa.
E uno dei settori più efficaci per sperimentare questo ‘nuovo corso’ è proprio la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica che ha, da sempre, la massima attenzione della nostra Fondazione. Ci auguriamo che il successo di questa operazione ne possa stimolare altre analoghe’’. “Siamo grati all’Ente Cassa - ha osservato a sua volta il professor Marco Bellandi, presidente di CsaVRI - del sostegno convinto all’impegno crescente dell’Ateneo fiorentino per la promozione di nuova impresa e di innovazione nelle imprese esistenti con la valorizzazione dei risultati dell'indagine accademica più avanzata.
L’obiettivo di questa azione, in particolare, è di aumentare la capacità dei prodotti della ricerca di stare sul mercato, in un’ottica di interazione coi sistemi produttivi del territorio e con benefici attesi anche in campo occupazionale". "Abbiamo voluto rispondere subito e concretamente – ha spiegato il Direttore Generale di Ente CrFirenze dottor Renato Gordini – ad una esigenza reale che è emersa da un importante istituzione del nostro territorio, abbinando due alte professionalità per entrare maggiormente nel mercato e, mi auguro, incrementare così le risorse per la ricerca.
Mi aspetto che, tra qualche tempo, dall’esperienza sul campo di questi tre giovani possa nascere a sua volta una start up capace di mettere le competenze acquisite a disposizione dei Centri di ricerca o di altre realtà del territorio’’.