La giunta oggi, su proposta dell’assessore alle Politiche del territorio Elisabetta Meucci, ha approvato la delibera con gli indirizzi per il piano di recupero del Teatro Comunale, il grande immobile di via Solferino che sarà messo all'asta e verrà liberato entro l’estate, dopo il trasferimento della Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino al nuovo Teatro dell’Opera alle Cascine. Per essere approvato, il futuro piano di recupero dovrà tener conto di due prescrizioni, sempre in coerenza con il Piano Strutturale.
La prima: la superficie utile lorda complessiva non dovrà essere superiore a 18mila mq, tenendo comunque conto che “nel caso in cui l’operatore opti per la conservazione del ridotto del teatro, la superficie utile lorda potrà essere incrementata fino a 19mila mq”. La seconda: i manufatti che sostituiranno l’attuale torre scenica non dovranno avere altezza in gronda superiore a quella esistente. La delibera inoltre fornisce precise indicazioni “quali elementi della memoria storica del teatro ancorché non costituenti vincoli di alcuna natura”, ovvero: l’attuale foyer del teatro potrà essere conservato sia come volume che come stile architettonico, destinandolo a pubblico esercizio; l’attuale superficie della platea potrà essere mantenuta quale corte interna e trattata come giardino/piazza alberata, anche se utilizzata come copertura dei piani interrati. “Le ipotesi progettuali, in coerenza con le varianti recentemente approvate – spiega l’assessore Meucci - prevedono diverse possibilità di intervento: quasi esclusivamente residenziale oppure un mix tra residenziale e recettivo, con un una piccola parte per il terziario.
Con questo atto, abbiamo inteso definire più precisamente le caratteristiche della trasformazione dell’immobile, che sarà messo all’asta entro il mese di aprile, con tempi certi anche per il rilascio del bene, previsto entro l'estate 2014”. I lavori del nuovo teatro infatti sono in corso e l’inaugurazione della sala lirica è prevista nel maggio del prossimo anno, mentre il trasferimento della Fondazione avverrà nei tre mesi successivi. "Ma sulle 'suggestioni' del Comune c'è l'ok della Sovrintendenza?" chiede il Consigliere comunale Tommaso Grassi .
"Ci risponderanno sicuramente che non essendo un progetto non era necessario chiedere il parere alla Sovrintendenza e che si dovrà esprimere solo successivamente, ma forse sarebbe il caso prima di presentare alla Città dei rendering - suggestioni, che altrimenti non potranno mai vedere la luce ed essere realizzate, essere sicuri che i soggetti competenti almeno diano un'approvazione di massima." "Peraltro la notizia dei tempi stretti per il trasferimento del nuovo Teatro della Musica alla Fondazione del Maggio ci impone di richiedere al più presto in Consiglio comunale, accanto alla discussione sul futuro della Fondazione e del personale, di avere un quadro preciso su quello che riguarda un piano per la gestione della nuova struttura, sia dal punto di vista economico - finanziaria ma anche occupazionale e gestionale: è impensabile annunciare un trasferimento di proprietà di un immobile enorme senza avere bene le idee su come gestirlo e renderlo attivo in Città." "E' bello sognare, presentare progetti faraonici e innovativi nelle forme e nei materiali ma governare una Città significa anche coniugare tutto ciò con un sano e buon realismo che porti ad un rapporto con la cittadinanza trasparente e non fatto solo di slogan, annunci e proclami tanto per occupare spazio sulla stampa e sui media, sperando poi che la maggior parte dei fiorentini si possano dimenticare velocemente quanto detto solo poche settimane prima, casomai facilitati da annunci nuovi e ancor più d'impatto.
- conclude Grassi - Vorremmo quindi sapere, prima di esprimere un qualsiasi tipo di giudizio nel merito, se considerare queste suggestioni un mero esercizio di fantasia e di stile, da copertina di una rivista d'architettura, o qualcosa di concreto che potrà vedere la luce a Firenze nei prossimi anni." Sulla Fondazione Maggio Musicale la Provincia di Firenze continuerà a fare la sua parte per mantenere fede agli impegni assunti seppure in un quadro di difficoltà finanziarie. Il Presidente Andrea Barducci ha descritto la situazione in Consiglio provinciale, rispondendo a una domanda d'attualità presentata dal gruppo di Rifondazione comunista.
Presenti alla seduta anche alcuni dipendenti del Maggio Musicale è stato confermato un incontro della Provincia con il Commissario straordinario del Maggio ed è emersa, anche nelle consultazioni tra i gruppi politici, l'ipotesi di un Consiglio congiunto sul Maggio tra le amministrazioni di Comune e Provincia di Firenze e la Regione Toscana. "Non si erano mai visti lavoratori licenziati da un Sindaco - ha commentato per Rifondazione Andrea Calò - Non si può accettare che anche attraverso il Commissario straordinario venga portato a compimento il disegno dell'ex sovrintendente Colombo.
Dobbiamo portare i lavoratori fuori dalla crisi".