Stava tornando a casa Paolo, suo figlio sdraiato nel sedile posteriore della sua macchina quando a un tratto, poco dopo aver superato il Ponte all'Indiano, un gruppo di ragazzini ha iniziato a lanciari sassi contro l'auto. I vetri posteriori sono andati in frantumi, il bambino si è svegliato di soprassalto e si è trovato pieno di vetri. Se non fosse stato sdraiato probabilmente quelle pietre e i vetri lo avrebbero colpito, la tragedia è stata sventata per una casualità o per fortuna; Paolo lo chiama "miracolo". Il Questore Francesco Zonno ha disposto un’intensificazione dei controlli di polizia in zona Isolotto e, in particolare, nell’area urbana in cui insiste il c.d.
campo del “Poderaccio”, dove intorno alle ore 21.00 di domenica scorsa ignoti hanno lanciato dei sassi contro un’auto in transito, esponendo a pregiudizio il conducente del veicolo ed il figlio minorenne, rimasti fortunatamente illesi. “Si tratta di fatti di intuitiva gravità, rispetto ai quali la Questura di Firenze deve intervenire, assicurando la risposta più pronta sia in chiave repressiva sia e, soprattutto, in chiave preventiva. Sono fatti che incidono negativamente su beni primari quali l’incolumità delle persone e che generano grande insicurezza tra la gente, alla quale – conseguentemente – la polizia deve mostrare vicinanza attraverso l’impegno e la presenza sul territorio”.
Questo quanto dichiarato dal Questore, il quale ha previsto che i dispositivi di sicurezza vengano intensificati costantemente in quell’area cittadina, anche mediante l’impiego di poliziotti di quartiere ed equipaggi in abiti civili. Le attività, quindi, proseguiranno anche nei prossimi giorni, integrando quelle di prevenzione e controllo del territorio già quotidianamente assicurate dalla Questura. Nella serata di ieri, i controlli hanno portato all’identificazione di una ventina di persone, tra le quali alcune con diversi precedenti di polizia anche per reati contro il patrimonio.
Analoghi controlli hanno riguardato i veicoli - auto e moto – in transito e di passaggio: non sono state riscontrate violazioni di legge. "Il nostro primo pensiero va a Paolo, l'automobilista vittima della 'sassaiola' subita da parte di alcuni ragazzini nei pressi del campo Rom cittadino del 'Poderaccio', a suo figlio ed a tutta la sua famiglia. Un pensiero di vicinanza e di solidarietà per l'assurdità di un episodio che è figlio della totale assenza di politiche per la sicurezza nella nostra città" commentano i consiglieri comunali di Fratelli d'Italia, Stefano Alessandri e Francesco Torselli. "Stando alla ricostruzione dell'episodio riportata sulla stampa - spiegano Alessandri e Torselli - se il bambino non fosse stato sdraiato sul sedile posteriore della Fiat Panda presa a sassate, ma fosse stato normalmente seduto, forse oggi saremmo a convivere con un dramma ben maggiore e questo non fa altro che riportare agli onori della cronaca un qualcosa che denunciamo ormai da anni, ovvero la totale latitanza dell'amministrazione comunale di sinistra sul piano delle politiche per la sicurezza ed il presidio del territorio.
Una mancanza che purtroppo a Firenze si avverte ogni giorno di più e che rappresenta uno dei principali fallimenti di questa amministrazione comunale". "Non ci interessa - concludono i due consiglieri comunali di Fratelli d'Italia - l'etnia degli aggressori perché la questione non cambierebbe di una virgola se si accertasse che i teppistelli fossero italiani. Semmai, ci tornano alla mente le tante parole di apprezzamento al 'Poderaccio' arrivate negli anni dall'amministrazione comunale e dalla presidenza del Quartiere 4.
Alla luce di questo brutto, bruttissimo episodio, ci chiediamo se chi è chiamato ad amministrare Firenze sia ancora certo e convinto che il 'Poderaccio' rappresenti quell'esempio di integrazione e di vivibilità di cui i nostri amministratori hanno detto innumerevoli volte di andare fieri". "Solo poche settimane prima, nello stesso punto, un giovane era stato massacrato di botte e si era poi visto rubare lo scooter su cui era a bordo" dichiarano i consiglieri del Pdl Jacopo Cellai ed Emanuele Roselli.
"Premesso che finché non saranno stati individuati i responsabili non si possono trarre conclusioni, ci chiediamo che cosa abbia fatto questa amministrazione per controllare la vita all’interno del campo del Poderaccio, guarda caso a due passi dal punto degli agguati, messi a segno da quello che le testimonianze descrivono come un gruppo di giovanissimi. Il PdL più di una volta ha portato le telecamere all’interno del campo, per denunciare le condizioni di vita al suo interno. Ci chiediamo: cosa hanno fatto il sindaco Renzi e la sua giunta per controllare che le ingenti risorse della collettività per il sostegno alla scolarità dei minori rom fossero utilizzate in modo corretto? E la Polizia Municipale si è coordinata con le forze dell’ordine per prevenire questi episodi? I nostri vigili, oltre a multare le auto in divieto di sosta, hanno il dovere di monitorare il territorio, l’amministrazione Renzi ha dato loro ordini in tal senso? Forse il nostro sindaco è ancora convinto che il controllo del territorio sia un compito svolto meglio dai trippai che dall’esercito, ma non si può fare demagogia sulla pelle delle persone”. Vicinanza e solidarietà al padre e a figlio anche da Salvatore Scino del Pd che si dice "certo che le forze dell’ordine sapranno individuare i responsabili e assicurarli alla giustizia; chiedo altresì che in tutta la zona, in particolar modo nelle popolose frazioni di Ugnano e Mantignano, aumenti la vigilanza degli operatori di polizia al fine di assicurare sempre più serenità, sicurezza e convivenza civile tra tutta la popolazione".