E' rientrato negli argini il Lago di Massaciuccoli dopo che le prime esondazioni di questa mattina aveva fatto temere il peggio. Il livello dell’acqua che ha superato i 45 cm sopra il mare, sta lentamente scendendo e al momento misura +39. Il merito è dell’impianto idrovoro Bufalina gestito dal Consorzio di Bonifica, che pompa acqua al ritmo di 10.000 litri al secondo. “Quello della Bufalina è attualmente l’unica via funzionante di collegamento con il mare e quindi di fuoriuscita dell’acqua del Lago – spiega il Commissario del Consorzio Fortunato Angelini – l’altro emissario naturale, il Burlamacca, è chiuso per via della mareggiata che interessa la nostra costa” L’acqua piovuta in questi giorni si è accumulata nel bacino del lago, facendogli raggiungere altezze record.
Si è temuto non poco la rottura degli argini dopo che questa mattina il lago ha cominciato a tracimare in più punti. Dopo che il Consorzio aveva avvisato le Prefetture, Province di Pisa e Lucca e i Sindaci di Massarosa e Vecchiano è intervenuto in modo tempestivo e provvidenziale piazzando più di 1.000 ballini di sabbia nei punti dove gli argini sono più bassi. Le tracimazioni hanno interessato per fortuna soltanto terreni agricoli non abitati. L’esondazione è stata dunque subito contenuta, ma l’attenzione rimane altissima, ricordiamo che la rottura di un argine significherebbe l’allagamento dei bacini attorno al lago che sono dai 2 ai 4 metri sotto il livello del mare, con conseguenze difficilmente calcolabili per le attività artigianali, commerciali e per i centri abitati oltre che per l’esistenza del lago stesso.
“Conosciamo perfettamente tutti i livelli degli argini del lago, grazie a un monitoraggio che da anni portiamo avanti con l’IGM – conclude Angelini – periodicamente eseguiamo lavori di rinforzo e rialzamento delle arginature con i contributi che riusciamo ad ottenere dalla Regione Toscana” Il personale rimane reperibile per l’intera giornata, anche perché sono previste nuove piogge. Sono ore di intenso lavoro, per i Consorzi di Bonifica di tutta la Toscana, che stanno operando a pieno ritmo per gestire la pesante ondata di piena.
Le situazioni più critiche si sono registrate in Versilia e in provincia di Pisa, ma gli impianti consortili sono entrati in funzione in molte altre zone della Regione. La situazione resta comunque sotto controllo, grazie anche al lavoro di impianti e uomini dei Consorzi di Bonifica Toscani. Continua il monitoraggio del Consorzio di Bonifica della Toscana Centrale su tutto il reticolo idrografico della Toscana Centrale, i comprensori di bonifica n. 21 - Val d’Elsa e n. 22 - Colline del Chianti, anche se per il momento la pioggia ha smesso di cadere su quasi tutto il territorio regionale. Nelle prime ore del mattino e quasi fino all’ora di pranzo le piogge, cadute comunque non come “bombe d’acqua” ma con una certa regolarità, avevano determinato un serio innalzamento dei livelli dei corsi d’acqua principali, che da più parti avevano superato i primi livelli di guardia. Al momento sembra rientrare la preoccupazione per il fiume Elsa, che dopo essere salito piuttosto rapidamente, è già tornato sotto il primo livello di guardia a Poggibonsi e sta continuando a calare a Certaldo e a Castelfiorentino, dove seppur in calo rimane ad un altezza di quasi 3 metri.
Proprio all’altezza di Castelfiorentino si è attivato infatti anche lo scolmatore e il sistema di casse di espansione di Madonna della Tosse, che ha stoccato acque di piena sia nel primo che nel secondo settore. Al momento la situazione è dunque sotto controllo, monitorata dai tecnici consortili e dalla locale Protezione Civile. Qualche problema localizzato si è registrato invece a causa di qualche rio e fosso affluenti minori del fiume, che dopo aver interessato in alcuni casi anche le strade vicine stanno comunque ritirandosi. Grande attenzione anche sul bacino del torrente Pesa e dei suoi affluenti principali come il torrente Virginio; nella bassa valle, a Turbone, le acque sono arrivate davvero alte quasi fino ai 4 metri del secondo livello di guardia e i tecnici consortili hanno individuato diverse erosioni di sponda che al momento tuttavia non destano preoccupazione e che sicuramente saranno oggetto di intervento per il loro consolidamento da parte del Consorzio nel corso della prossima primavera-estate. Situazione senza grande rilievo nel bacino del Greve-Ema, che fino a questo momento non ha neppure superato il primo livello di guardia, fissato a 2 metri, all’altezza di Scandicci. Il Consorzio resterà impegnato nelle prossime ore e nei prossimi giorni nella vigilanza delle sponde, degli argini e delle opere idrauliche (portelle, paratoie, casse di espansione, etc.) di propria competenza. Intanto La Regione Toscana ha emesso un'allerta meteo valida dalle ore 13:00 di oggi martedì 12/03 fino alle ore 23:59 di domani mercoledì 13/03 per pioggia e temporali forti sui territori della Valdera, della Valdelsa, del Valdarno Inferiore, dell'Alto Mugello e del Bacino Ombrone-Bisenzio.
AGGIORNAMENTO VIABILITA': Chiuse per frana la SP 79 Lucardese al km 3 in loc. il Pino (Certaldo) e la SP 17 Alto Valdarno in località Cancelli (Reggello). Chiusa per allagamenti la SP 108 Granaiolo - Castelnuovo al km 1 (Castelfiorentino). Sula SR 2 Cassia al km 272 in località Bargino (San Casciano Val di Pesa) è stata risolta la problematica e quindi risulta nuovamente transitabile. AGGIORNAMENTO VIABILITA': Chiuse per frana la SP 79 Lucardese al km 3 in loc.
il Pino (Certaldo), la SR 2 Cassia al km 272 in località Bargino (San Casciano Val di Pesa) e la SP 17 Alto Valdarno in località Cancelli (Reggello). Chiusa per allagamenti la SP 108 Granaiolo - Castelnuovo al km 1 (Castelfiorentino). L’allerta fino ore 23.59 di domani, mercoledì 13 marzo, riguarda tutte le province, fatta eccezione per Arezzo, ma con tempi diversi. Nei bacini del Magra, Versilia, Serchio, Basso Serchio, nel Valdarno inferiore, alla Foce dell’Arno e nei bacini del Cecina e dell’Era l’allerta è già in vigore, mentre nei bacini dell’Ombrone-Bisenzio, Reno-Santerno, Cornia, Elsa e nell’Arcipelago l’allerta scatta alle 22 di stasera.
Nei bacini del Bruna e dell’Albegna allerta a partire dalle ore 7 di domattina, sempre con durata fino alla mezzanotte. Dalla tarda sera di oggi è previsto infatti un nuovo peggioramento a partire dalla fascia costiera centro-settentrionale, con precipitazioni sparse a prevalente carattere di rovescio o temporale in estensione al resto delle regione. I temporali risulteranno più frequenti ed insistenti sulle zone costiere e sulle zone interne ad esse limitrofe. Le previsioni sono di cumulati medi poco abbondanti (10-20 mm) con punte fino a 30-50 mm sull’area costiera fino al basso-livornese e sulle zone interne occidentali.
Sul resto del territorio regionale i cumulati medi saranno poco abbondanti (fino a 10 mm) con punte fino a 20-40 mm. Ulteriori dettagli e consigli sui comportamenti da adottare, a seconda del rischio, si trovano all’interno della sezione “Allerta meteo” del sito della Regione Toscana, accessibile dall’indirizzo www.regione.toscana.it.