8 Marzo non è solo mimosa e festeggiamenti; la violenza sulle donne continua a fare notizia, per non parlare del numero crescente dei femminicidi e domani sarà un'occasione in più per lanciare in tutta Italia campagne antiviolenza. E' appena stato lanciato online il nuovo sito www.PuntoDonne.it, un progetto nato dalla collaborazione tra CAMST e COSPE, con la partecipazione della Rete contro la violenza D.i.Re. “Punto donne”, on line dall’8 marzo, nasce nell’ambito di un progetto di informazione e sensibilizzazione sui diritti delle donne e ha il duplice obiettivo di informare e di dare strumenti alle donne in difficoltà o che cercano informazioni.Sarà COSPE a curare la parte dei contenuti strettamente informativi: pubblicando le ultime ricerche sul tema della violenza sulle donne, sondaggi, dati statistici, ma anche tutte le novità legislative relative alle leggi sulle donne in Italia.
Saranno inoltre monitorati giornali e siti nazionali e internazionali e rilevati gli eventi e i fatti più gravi o capaci di innescare un dibattito e tutte le segnalazioni delle reti delle donne che si occupano del tema diritti/violenza in Italia e all’estero. Sarà invece a cura dell’associazione D.i.Re, fornire indirizzi e riferimenti per accedere a uno dei centri violenza che l’associazione, che riunisce 60 organizzazioni femminili, gestisce in tutta Italia e, attraverso il sostegno di CAMST, seguirle nell’inserimento lavorativo. E’ stato attivato anche a Pontassieve un centro di ascolto dove rivolgersi per chiedere aiuto in caso di violenza.
Violenza di ogni genere, da quella fisica a quella psicologica, economica e sessuale che le vittime subiscono non solo in ambito familiare, ma anche fuori dalla propria casa. Vittime di violenza sono soprattutto donne. Un’indagine dell’Istat riporta dati impietosi che fanno capire la portata di un problema grave e di un dramma che spesso, per paura, rimane nascosto: le donne - tra i 16 e i 70 anni – che dichiarano di essere state vittime di violenza, fisica o sessuale, almeno una volta nella vita sono 6 milioni e 743 mila, cioè il 31,9% della popolazione femminile.
Il 14,3% afferma di essere stata oggetto di violenze da parte del partner: per la precisione, il 12% di violenza fisica e il 6,1% di violenza sessuale. Del rimanente 24,7% - procede l’indagine dell’Istat - si contano 9,8% di violenze fisiche e 20,4% di violenza sessuale. Per quanto riguarda gli stupri, il 2,4% delle donne afferma di essere stata violentata dal partner e il 2,9% da altre persone. I centri di ascolto, come quello di Pontassieve, sono luoghi dove operatori e operatrici qualificate sono a disposizione e prendono in carico le situazioni di difficoltà che vivono le persone vittime di violenza.
Uno sportello che - come gli altri aperti sul territorio della zona sud-est fiorentina - sarà in grado, di rilevare la violenza, dare risposte omogenee e specifiche per di proteggere le vittime dirette e indirette. “Il mese di marzo è generalmente il mese dedicato alla donna – spiega l’Assessore alle politiche socio-sanitarie e alla pari opportunità del Comune di Pontassieve Monica Marini - quest’anno, oltre ai fiori, abbiamo ritenuto dare anche un segnale importante con l’apertura di questo punto di ascolto in grado di dare voce e assistenza a chi è vittima di violenze.
Invitiamo tutte le donne che vedono messa in pericolo la propria dignità e che subiscono ogni tipo di violenza a chiamare il centro senza alcuna paura". Il luogo di ricevimento rimane anonimo per preservare la riservatezza e la sicurezza delle persone che vi si rivolgono e ci si accede telefonando a Associazione Artemisia tel. 055-602311 negli orari di apertura al pubblico: Lunedì – Venerdì 10.00 - 17.00 www.artemisiacentroantiviolenza.it. Il punto di ascolto rientra nel progetto finanziato dalla Regione Toscana “La rete dei servizi territoriali come risorsa nel contrasto alla violenza di genere” presentato dall’Associazione Artemisia in collaborazione con la Società della Salute Zona Firenze Sud-Est.
"Le mimose le offrono tutti: dai marito violenti ai datori di lavoro più tradizionali. Spero venga il giorno in cui delle condizioni delle donne se ne parli sempre e non solo l’8 marzo perché gli arretramenti sono visibili. Nelle flessibilità nel lavoro, nel taglio dei servizi, le tristi novità nella scuola e colpiscono sempre i soggetti più fragili, donne, anziani, disabili, giovani, ma di fatto creano una insicurezza generale con una generale riduzione dei diritti". Sono le parole della segretaria generale dello Spi Cgil Toscana, Daniela Cappelli alla vigilia della Giornata Internazionale della Donna.
"Il processo per una parità tra uomini e donne nel mercato del lavoro e nella società si è arrestato e la riforma del mercato del lavoro è la conferma del bilancio negativo nelle politiche di pari opportunità". "Penso ai tanti tipi di violenza – aggiunge Cappelli – verso le donne nei luoghi di che non è solo fisica o sessuale, ma in particolare psicologica e lesiva della libertà di scelta (dimissioni in bianco, demansionamento, stipendi inferiori ai colleghi uomini, mobbing, ecc.).
Il numero di femminicidi ogni anno parla da solo. E anche la nosta regione non è immune da questo fenomeno! Per sostenere le donne bisogna investire, cosa che in questi anni con i tagli al sociali non è stato fatto: i Centri Antiviolenza sono sempre troppo pochi e mancano i posti letto, le case rifugio e gli operatori. Ma c'è una violenza di genere ancor più taciuta e silente, ancora poco indagata e quindi ancora troppo sommersa e rimossa, non vista dai servizi sociali. È quella che vede vittime, nelle diverse gradazioni dell'abuso, le donne anziane. “Sono in aumento le donne anziane che denunciano le violenze subite in famiglia.
Negli ultimi anni si è registrato un numero crescente di casi nella fascia d’età che va dai 55 ai 65 anni. Lo dicono i dati dell’associazione Telefono rosa. Non sempre si tratta di ceffoni o maltrattamenti, ma anche di pressioni psicologiche e sudditanza economica”. “Situazioni pesanti e spesso insostenibili che, però, - spiega la segretaria generale dello Spi Toscana - molte trovano il coraggio di denunciare solo in tarda età, da questi dati emergono anche i problemi legati alla solitudine, la perdita di autonomia, i problemi abitativi, il basso reddito, ma gli enormi limiti di un welfare che tratta ancora gli anziani come un problema e non come una risorsa. Partendo quindi dall’assunto che la violenza contro le donne ha un forte impatto sulla vita e sulla salute di tutte le donne – conclude Cappelli - è chiaro che la lotta contro questo fenomeno deve diventare una priorità di carattere politico - amministrativo e culturale.
Ecco perché vorrei questo 8 marzo fare gli auguri a tutte con le parole di Kofi Hannan:”Se continua la violenza sulle donne non ci potrà essere uguaglianza, sviluppo, pace. Buon 8 marzo!". Un necrologio rosa shocking di denuncia delle morti violente di donne e di promozione dei numeri del centro di ascolto locale nel comune di Certaldo . In occasione dell'8 Marzo, giornata internazionale delle donne, la Commissione Pari Opportunità e tutti i gruppi consiliari di Certaldo (PD, PDL, IdV, PRC) hanno lavorato per promuovere un'iniziativa di denuncia e contrasto alla dilagante violenza sulle donne. La comunicazione-denuncia è stata affidata, per la seconda volta, all'immagine forte di un necrologio rosa fucsia, che denuncia le 124 donne uccise, spesso tra le mura domestiche, nel 2012.
La scelta del colore rosa acceso è stata effettuata innanzitutto per distaccarsi dal colore giallo tipico dell'ormai commercializzata festa della donna, una ricorrenza nata con lo scopo di ricordare le conquiste sociali e politiche delle donne e combattere ogni forma di razzismo e sessismo. “A seguito delle continue violenze sessuali, fisiche e psicologiche che talvolta possono condurre alla perdita della vita, subite da donne di tutte le età e di tutte le nazioni – spiega Taddei, presidente Commissione Pari Opportunità – ci siamo sentite in dovere di andare incontro a chi cerca un aiuto, amplificando l'attività del Forum delle Donne e dell'Antenna Antiviolenza di Certaldo.
Soprattutto si vuole mettere il punto sulla criticità della situazione attuale e ricordare i due numeri telefonici attivi a cui ci si può rivolgere, il numero nazionale Antiviolenza (tel. 1522) e il numero Antenna Antiviolenza Certaldo (tel. 338 1360059)”. “La questione, di matrice spesso culturale ma talvolta anche economica - ha spiegato Denise Latini, Presidente del Consiglio comunale, che ha illustrtato, anche a nome dell'Assessore Giacomo Cucini, tutto il programma delle celebrazioni dell'8 marzo - deve essere combattuta con una duplice azione di prevenzione e strumenti di aiuto per dare vita ad un sistema meno fragile e più sicuro.” All'iniziativa di presentazione anche i Consiglieri Comunali Lucia Masini e Clara Conforti. PELAGO – Per la Festa della Donna l’Amministrazione Comunale di Pelago invita tutti ad una riflessione.
I numeri sugli omicidi di donne sono ormai impressionanti: 84 casi nel 2005, 101 nel 2006, 107 nel 2007, 113 nel 2008, 119 nel 2009, 127 nel 2010, 120 nel 2011, 120 nel 2012 e già 54 da gennaio 2013 a oggi. Secondo l’Amministrazione pelaghese, la festa della donna deve essere l’ennesimo pretesto per ricordare che non si può andare avanti così. E’ assolutamente improrogabile una profonda riflessione e una incisiva azione da parte delle istituzioni per ridurre questa strage che distrugge madri, mogli, fidanzate, figlie, nonne.
L’augurio del Comune di Pelago, in questo 8 marzo 2013, va a tutte le donne, ma si traduce soprattutto in un auspicio sincero che la situazione così terribile della violenza sia messa al primo posto nell’agenda del nuovo parlamento. In occasione della Giornata internazionale della donna, il Comune di Fucecchio, in collaborazione con varie associazioni del territorio, organizza per sabato 9 marzo, presso l’Auditorium La Tinaia di Parco Corsini, un incontro dedicato al tema delle donne e dei diritti violati.
Dalle ore 16 sono in programma interventi di Sara Matteoli (Assessore alle pari opportunità del Comune di Fucecchio), Nicoletta Vassallo (Associazione Popoli Uniti), Barbara Rutilensi (Funzionaria CGIL) e Rosalba Taddeini (Presidente Associazione Frida). Alle ore 18,30 seguirà un’apericena e per concludere, alle ore 19 ed alle ore 21, andrà in scena, in prima nazionale, lo spettacolo BAG LADY di Frank MacGuinness con l’adattamento e la regia di Firenza Guidi. Scritto nel 1985, il monologo - interpretato da Laura Bencini - affronta, attraverso la voce della protagonista, la solitudine, l'emarginazione e la negazione di se stessi e del proprio passato che spesso seguono ad un episodio di violenza e di abuso.
Un percorso di ricerca sulla follia per scoprirne il linguaggio, la segreta grammatica, per approdare a definire la sottile estremità che separa l'alienazione dalla ragionevolezza e domandarsi se la follia non sia altro che l'unica, disperata maniera di sopravvivere ad una normalità disfunzionale e patologica. L’ingresso allo spettacolo è gratuito ed aperto a tutti. Per informazioni e prenotazioni è possibile chiamare i numeri 0571 261143 - 320 0562034. “Questa giornata – spiega il vicesindaco Sara Matteoli – è un punto di partenza per un’attività sul territorio volta a sensibilizzare i cittadini sui temi legati alla violazione dei diritti delle donne”.
La giornata è organizza in collaborazione con Associazione Popoli Uniti, Associazione senegalese Fucecchio, Consiglio degli Stranieri, Consulta del Volontariato, Cooperativa Lo Spigolo, Coordinamento Donne SPI-CGIL, Donatori di sangue Fratres, Elan Frantoio, Libera Associazione Poeti e Scrittori, Nosotras, Sezione soci Coop Fucecchio, Shalom-Salam Senegal. Alla presenza del Segretario generale FIOM CGIL Maurizio Landini e del Segretario generale della Camera del Lavoro Metropolitana di Firenze Mauro Fuso, la Fiom Cgil ricorda e riflette sul valore della festa della donna. L'iniziativa, che si svolgerà all'interno di una riunione del direttivo provinciale di Firenze, servirà a riflettere sul tema dell'eguaglianza, che è sempre stato prioritario per la Fiom, dalle lotte per la parità salariale alla battaglia contro le dimissioni in bianco.
E' doveroso per un sindacato come il nostro tenere in vita queste partite di civiltà. La giornata internazionale della donna affonda le sue radici nelle tematiche del lavoro, della politica, della ricerca dell'eguaglianza non solo formale, ma anche sostanziale, dal VII Congresso dell'Internazionale Socialista, in cui viene alla luce il tema del suffragio universale, alla nascita dell'UDI a Roma nel 1947. Da quel primo 8 Marzo, quando un gruppo di operaie rimase vittima di un incendio mentre scioperava, questa data è diventata simbolo universale dell'impegno a non dimenticare la necessità di difendere i diritti della donna. L'appuntamento è fissato per le ore 10 di Venerdì 8 marzo 2013 in Camera del Lavoro, Borgo dei Greci, 3 a Firenze.
L'iniziativa si aprirà con un video dedicato al ruolo della donna nella crisi e con delle suggestive letture tenute dall'attrice Daniela Morozzi. n occasione dell'8 marzo anche il mondo del giornalismo si ferma a riflettere sulle violenze subite dalle donne e su come i media riescano o meno a rappresentare la gravità della situazione odierna. E' stato organizzato dall’Associazione Stampa Toscana con il patrocinio di Provincia di Firenze e Comune di Firenze, il convegno “8 marzo: Ascolta la mia voce.
Omicidi, violenza, stalking, maltrattamenti alle donne tra casi di cronaca e silenzi” in programma venerdì 8 marzo nella Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi, a partire dalle ore 14,30. All’incontro parteciperanno rappresentanti delle istituzioni, del mondo del giornalismo, delle associazioni del territorio fiorentino e, come ospite speciale porterà la sua testimonianza Maria Grazia Forli, madre di Vanessa Simonini uccisa il 7 dicembre 2009 a Gallicano da Simone Baroncini. Porteranno i loro saluti l'Assessore alle Pari Opportunità della Provincia di Firenze, Sonia Spacchini, e l'Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Firenze, Cristina Giachi, dopodiché introdurranno al convegno Barbara Antoni, Referente per la Commissione pari opportunità per la Toscana della FNS, e Alessandra Cosci in rappresentanza dell'Ordine dei giornalisti. Modereranno l'incontro le giornaliste Lucia Aterini e Frida Zampella. PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI: Maria Grazia Forli, madre di Vanessa Simonini uccisa il 7 dicembre 2009 a Gallicano da Simone Baroncini. Sessioni di discussione: •"Violenza sulle donne: prevenzione, strumenti di intervento e azioni di rete" Nadia Giannattasio, Resp.Ufficio Minori e Fasce Vulnerabili Questura di Firenze •“Femminicidio e violenza assistita dai minori” Petra Filustrucchi, Psicologa-psicoterapeuta associazione Artemisia •“Il percorso protezione in casa-rifugio” Fiorenza Carmignani, Coordinatrice case rifugio associazione Artemisia •“Misure e strumenti di tutela giuridica” Elisabetta Renieri, Avvocato penalista Foro di Firenze - gruppo legali associazione Artemisia •“La presa in carico degli autori di comportamenti violenti.
Chi sono e la necessità di un lavoro con loro” Mario De Maglie, Psicologo-psicoterapeuta - coordinatore centro di Ascolto omini Maltrattanti •“La rete delle Pubbliche assistenze nel territorio dell’Empolese Valdelsa e Valdarno” Eleonora Gallerini, Presidente delle Pubbliche assistenze riunite di Empoli “La rete delle Pubbliche assistenze nel territorio dell’Empolese Valdelsa e Valdarno” •“Il percorso di uscita dalla violenza” Lorella Giglioli, Psicologa, psicoterapeuta Centro aiuto donna Lilith •“Dalla formazione all’informazione” Lorenzo Calucci, Avvocato Centro aiuto donna Lilith “Dalla formazione all’informazione” •“Come l'Europa interpreta le politiche a (s)favore della donne” Indagine condotta attraverso il lavoro di educazione ai diritti umani del Robert F.
Kennedy Center for Justice and Human Rights of Europe in Italia, Romania e Svezia Valentina Pagliai, Human Rights Education Manager del Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights Quale l’immagine della donna nella pubblicità? E quella dell’uomo? Non sarebbe il caso di riflettere su questi stereotipi e andare oltre per una nuova convivenza dei generi? E' notizia di oggi di una pubblicità con una noda nuda che campeggia sui muri della città di Arezzo e che sta facendo discutere non poco.
Il Comitato Se non ora quando di Firenze, con l’adesione delle commissioni Pari opportunità della Regione Toscana e della Provincia di Firenze, in occasione dell’8 marzo lancia il bando di concorso: Un linguaggio diverso per una diversa pubblicità. L’iniziativa sarà presentata in sala Montanelli di palazzo Panciatichi (via Cavour, 4 - Firenze), venerdì 8 marzo alle 12, da Tiziana Chiappelli di Se non ora quando, dalla presidente della Crpo Rossella Pettinati e dalla presidente della commissione Pari opportunità di Firenze Loretta Lazzeri.
Interverrà alla conferenza stampa anche la consigliera dell’Ufficio di presidenza dell’Assemblea toscana Daniela Lastri. Il concorso – che si rivolge a studentesse e studenti dei diversi indirizzi e classi della scuola secondaria – ha come oggetto la produzione di un manifesto che raffiguri il corpo della donna, dell’uomo e dei bambini utilizzando uno sguardo creativo, ironico e fantasioso, lontano dalla pubblicità dominante