Tavarnelle Val di Pesa, 21 febbraio 2013. Un’area industriale che sia al passo con i tempi, valorizzata da progettualità, infrastrutture e prospettive compatibili con l’ambiente, all’avanguardia, pronte a far fronte alle nuove sfide della modernità. E’ questo il percorso di rilancio, fatto di opportunità, servizi, competitività e sviluppo, che il Consiglio comunale di Tavarnelle immagina e proietta sul tessuto produttivo del territorio: l’area industriale della Sambuca, una delle più ampie della Toscana, caratterizzate da alta qualità dei prodotti e delle lavorazione, eterogeneità e diversificazione dei settori in cui operano le 250 aziende che vi insistono. La chiave di volta, uno degli strumenti messi in campo dal Comune per la crescita del manifatturiero e più in generale dell’economia e dei livelli occupazionali del territorio, è la variante al regolamento urbanistico che è stata adottata a larghissima maggioranza tra i banchi del Consiglio comunale.
“Il grado di condivisione politica che abbiamo rilevato durante la discussione – spiega l’assessore all’Urbanistica – è molto alto, il varo del documento è stato adottato con nessun voto contrario, i gruppi di minoranza si sono espressi o a favore o si sono astenuti, erano anni che il consiglio comunale non mostrava tanta compattezza su previsioni e temi urbanistici”. L’obiettivo del documento è quello di individuare un complesso di azioni e interventi finalizzati a rispondere alle esigenze delle attività produttive, delle famiglie e dell’economia turistica. Uno degli interventi previsti è il potenziamento e la collocazione dell’eliporto turistico nell’area industriale: la creazione di eliporto con destinazione turistica, dotato di piazzola per l’atterraggio nella nuova area servizi della Sambuca.
Sono tante le misure contenute nella variante, volte al mantenimento della competitività, della riqualificazione e dell’adeguamento dei tessuti produttivi. Con l’adozione del documento il Comune rende concreta la possibilità, in favore delle aziende che intendono incrementare la propria attività, di ampliare, superfici e volumi degli spazi produttivi esistenti. E’ stato infatti modificato il rapporto di copertura consentito da 45% al 60% per gli interventi di ristrutturazione edilizia e di nuova costruzione dei lotti liberi ed è stato aumentato il numero dei piani consentiti da 2 a 3 mantenendo invariata l'altezza fino ad un massimo di 11 metri.
L’aumento dei numeri dei piani è finalizzato a rispondere alle esigenze delle imprese di avere maggiori spazi dalle funzioni direzionale collegate alle attività svolte. Grazie alla variante è stato inoltre effettuata un'importante implementazione dal punto di vista degli studi sismici. Tutta la frazione della Sambuca, interessata da un'importante area artigianale-industriale, e parte del capoluogo di Tavarnelle sono state oggetto di uno studio di microzonizzazione sismica. “L’analisi – evidenzia l’assessore – riveste una particolare importanza sia in termini di conoscenza sia in termini di prevenzione in particolare per un'area, quella della Sambuca, nella quale insistono numerosi edifici produttivi che per la loro natura strutturale risultano soggetti ad una maggiore sensibilità”.
Le modifiche contenute nella variante - conclude – sono frutto di una politica tesa a favorire le attività produttive, garantire la competitività delle aziende e il conseguente livello occupazionale attraverso il rafforzamento complessivo dell’area produttiva e la riqualificazione dell’esistente”. La variante segue e sviluppa gli obiettivi del Piano Strutturale volti alla valorizzazione della Sambuca come centro direzionale e di servizio alla produzione e alle persone.