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Schettino chiede di allontanarsi da casa per un colloquio di lavoro

Non farebbe notizia se non si trattasse di un posto di lavoro in tempo di crisi, se non fosse che l'obbligo di dimora presso Meta di Sorrento è stabilito e gestito dal Gip di Grosseto, chiamato a decidere se Schettino possa o meno recarsi ad Ancona

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 febbraio 2013 16:36

"Mi hanno chiamato per un lavoro ad Ancona, una consulenza sulla prossima stagione estiva" potrebbero essere queste le parole usate da Francesco Schettino, ex comandante della Costa Concordia naufragata all'Isola del Giglio il 13 gennaio 2012. Lui, il capitano Schettino, ha obbligo di dimora presso la propria residenza in quel di Meta di Sorrento, dove l'affetto dei concittadini non lo ha mai abbandonato. Adesso arriva l'occasione per un lavoro, in tempo di crisi difficile rifiutare, una consulenza per un imprenditore di Ancona che deve preparare la prossima stagione turistica. Un colloquio di lavoro, niente di definito, sembrerebbe, una opportunità. Sarà il Gip di Grosseto a decidere sul permesso di lavoro.

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