Firenze, 14 febbraio 2013- Una vera e propria storia delle pendole francesi per testi e immagini, in un´opera che ricostruisce l´evoluzione stilistica di questi orologi antichi dalla metà del Seicento agli inizi dell´Ottocento. L´atteso volume di Giacomo e Aurélie Wannenes intitolato Le più belle pendole francesi (Polistampa, pp. 416, euro 80), un´edizione di lusso con testi in italiano, inglese e francese e interamente illustrata a colori, prende in esame oltre trecento esemplari dallo stile Luigi XIV a quello Impero, molti dei quali rari o di particolare pregio, provenienti da collezioni private e tutti sul mercato. Giacomo Wannenes, nato a Genova e cresciuto in una famiglia di antiquari, svolge da anni un´ampia attività nell´ambito dei mercati internazionali d´arte.
Collezionista esperto di oggetti d´arredo, ha pubblicato in questo campo numerosi libri di successo, tra cui il monumentale Mobili di Francia e mobili d´Italia (Mondadori, 1984). Aurélie, figlia d´arte, ha collaborato col padre alla redazione di gran parte delle pubblicazioni. Nel loro ultimo lavoro i due autori si rivolgono sia ai collezionisti sia agli amatori delle arti decorative. Offrendo le cognizioni stilistiche essenziali sulle pendole antiche e analizzando esemplari di diversa qualità e aspetto, ne evidenziano pregi e difetti, con l´intento di offrire un ampio ed esauriente repertorio di questo genere antiquario e al tempo stesso di arricchire il patrimonio di conoscenze di chi vi si accosta per la prima volta.
Le schede analitiche offrono indicazioni sulle diverse quotazioni, dipendenti dalla rarità dei modelli, dalla qualità del cesello, dall´originalità del meccanismo, dallo stato di conservazione delle dorature. Il volume contiene inoltre alcuni testi di approfondimento su questioni specifiche tra cui le diverse tecniche di doratura del bronzo e il funzionamento meccanico degli orologi, dai primi modelli costruiti nel Seicento in Olanda fino agli esemplari più recenti. Gherardo Del Lungo