“Una normativa ispirata ai principi europei di concorrenza e libertà di circolazione a vantaggio della qualità e trasparenza dei servizi per i consumatori da parte dei professionisti. E questo vale ancora di più per gli amministratori condominiali dopo la riforma del condominio”. E’ questo il commento di Franco Pagani presidente regionale FNA Toscana (delegazione Toscana della Federazione Nazionale Amministratori immobiliari), alla nuova legge di riforma delle professioni non regolamentate (legge 14 gennaio 2013 n.4 ) varata dal Governo e che è entrata in vigore oggi 10 febbraio ma di fatto sarà operativa da domani lunedì 11.
Lavoratori autonomi e professionisti “ senza albo”, da soli o nelle associazioni, si devono adeguare alla nuova normativa che prevede come primo obbligo quello d’inserire nella carta intestata e in tutti i documenti che saranno consegnati ai clienti gli estremi della legge oltre ai dati del professionista. Gli inadempienti saranno sanzionati dal Codice del consumo secondo le norme della pratica commerciale scorretta. “In più la legge attribuisce un ruolo alle associazioni professionali che possono vigilare sull’attività dei loro associati facendo rispettare criteri di trasparenza, correttezza e veridicità adeguando i propri siti web e promuovere gli sportelli per il consumatore.” Precisa al riguardo Angelo Deiana Presidente del comitato scientifico del coordinamento delle libere associazioni Colap.
L’obiettivo è quello di offrire ai professionisti una sorta di “bollino di qualità” e migliorare i servizi ai consumatori e contrastare le irregolarità come quelle fiscali. Le figure professionali interessate dalla riforma sono circa 150 tra cui tributaristi, consulenti finanziari, fotografi, comunicatori, fisioterapisti, statistici, esperti di medicine integrate e gli amministratori di condominio. In Toscana un vero e proprio censimento non esiste anche se una stima della Regione nel 2009 indicava circa 300 mila professionisti.
“Con la crisi – spiega Franco Pagani – questo numero deve essere considerato al ribasso tra 200 e 250 mila. Per quanto riguarda l’impatto della legge sugli amministrazione condominiali – aggiunge il presidente regionale della FNA - si tratta di una vera e propria rivoluzione perché si somma quella della Riforma del condominio che entrerà in vigore il prossimo 18 giugno. In pratica per gli amministratori condominiali finisce l’era del fai da te e si entra in una fase dove quest’attività assume una sua identità e una qualificazione professionale ben precisa.
Per la FNA, che ha un ruolo di riferimento importante sul territorio, questa innovazione non ci coglie comunque impreparati perché accoglie in parte metodi di qualità dei servizi e trasparenza che portiamo avanti da anni con i nostri associati. Anzi - sottolinea - si tratta di una sfida normativa che ci permetterà di alzare ancora di più lo standard dei servizi che possiamo offrire. E questo partendo dall’attività formativa che consideriamo strategica e che avrà un momento importante a Firenze venerdì 1 e sabato 2 marzo con un corso di aggiornamento sulla Riforma del condominio all’Auditorium di Confartigianato Imprese.
Dobbiamo arrivare al via della riforma preparati – conclude Pagani – ma la finalità del corso è anche quella di fornire agli amministratori professionisti tutte le informazioni sulla nuova normativa perché bisogna tenerne conto fin da ora”.