Preoccupazione è stata espressa due giorni fa da Dario Nardella sulla situazione di Sai Fondiaria dopo la fusione con Unipol e sul rischio di una pesante ricaduta occupazionale sulla città: “Siamo impegnati per impedire che Firenze perda competenze e professionalità maturate negli anni, ci sono oltre 500 dipendenti fiorentini che non potranno essere semplicemente trasferiti a Bologna, la nostra città continuia a rappresentare un polo strategico per il comparto assicurativo nazionale” “A parte qualche dichiarazione di rito sui giornali, fino ad oggi la Provincia cosa ha fatto per mantenere a Firenze la sede della Fondiaria e per tutelare i posti di lavoro?” Samuele Baldini, consigliere provinciale dell'Udc, presenta una interrogazione per chiedere interventi concreti che prevedano anche incontri con i vertici della società e l'apertura di un tavolo istituzionale, affinché si ristabiliscano le condizioni per far rimanere a Firenze la sede dell'agenzia.
“Eppure i segnali di allarme ci sono da molti mesi, ma le istituzioni cosa hanno fatto? I politici che hanno gestito il territorio fino ad oggi – dice Baldini – facciano il mea culpa su quanto sta accadendo alla città e alla Regione. Dopo la vicenda della Cassa di Risparmio, l'attacco subito dal polo fieristico e le numerose aziende in crisi presenti sul territorio, Firenze oggi rischia di perdere anche Fondiaria, e con essa un pezzo importante di competitività. Non c'è più tempo da perdere e soprattutto ora non è il momento delle chiacchiere sui giornali.
Le istituzioni, Provincia in testa, si muovano con forza sia per garantire i posti di lavoro sia per salvare la competitività della città. Al presidente Barducci chiediamo inoltre – conclude Baldini – di riferire in consiglio provinciale e nelle commissioni competenti gli interventi che intenderà intraprendere per scongiurare questo ennesimo problema alla nostra città”.