Firenze – Il mancato raddoppio della tratta Pistoia-Montecatini, con un importo complessivo previsto di 116 milioni (70 dalla Regione tramite fondi comunitari, 46 da Rfi) già deciso nella passata legislatura e mai avviato, e la delibera di Giunta n. 859 del primo ottobre 2012, attualmente sospesa ma della quale il Consiglio regionale, con voto unanime, aveva chiesta la revoca. Questi alcuni dei temi sul tavolo della commissione Mobilità e infrastrutture presieduta da Fabrizio Mattei, che oggi, mercoledì 6 febbraio, ha incontrato i rappresentati del coordinamento per la difesa del trasporto pubblico della provincia di Lucca, in merito ai tagli del servizio sulla linea ferroviaria Pistoia-Lucca-Viareggio e sulla loro compatibilità con la situazione del trasporto pubblico locale (Tpl). Un’audizione che ha scoperto i molti nodi del Tpl in Toscana e che porterà la commissione ad avanzare richieste formali alla Giunta.
Prima fra tutte quella sottolineata da Mattei e che riguarda il raddoppio della linea Pistoia-Montecatini. Un potenziamento necessario e mai partito per l’assenza delle risorse che Rete Ferroviaria Italiana era stata chiamata a stanziare: circa 46 milioni che, ha rilevato Mattei, oggi ci si interroga dove siano finiti. Spostati su altre opere? E se sì, quali e perché? Ma sul Trasporto pubblico regionale, e soprattutto sui disagi lamentati dal coordinamento della provincia di Lucca, la commissione intende avviare un lavoro di sintesi che sia rispondente alle richieste avanzate da cittadini e amministrazioni locali e alle esigenze di soppressione di stazioni contenute nella delibera di Giunta intercettata dal Consiglio prima del normale iter di approvazione.
Delibera di cui l’assemblea elettiva, con voto unanime, ha chiesto la revoca e che invece pare sia solo sospesa, almeno secondo quanto emerso in audizione. La posizione della commissione, sintetizzata a fine riunione dal presidente, è quella di chiamare la Giunta ad una riflessione su come rendere europea una rete obsoleta. In buona sostanza è chiaro che sul trasporto ferroviario non sono stati fatti investimenti adeguati. Quindi la questione di dove siano finiti i 46 milioni di Rfi, ma anche la richiesta sul numero dei convogli in circolazione.
Da contratto, infatti, era previsto che già oggi sulle linee ci fossero circa 40 tra carrozze e locomotori nuovi. Anche dai risultati contenuti nell’indagine conoscitiva sul Tpl in Toscana fatta dalla stessa commissione Trasporti, risulta, invece, che i convogli circolanti sono solo otto.