Riccardo Antonini è il ferroviere che aveva accettato l'incarico di consulente di parte civile nell’incidente probatorio disposto per l’inchiesta in merito alla strage di Viareggio, ed è stato poi licenziato da Ferrovie dello Stato. La proposta di conciliazione (che come noto si esperisce a tutela del lavoratore) tra RFI e Riccardo Antonini, avanzata martedì scorso dal Giudice dott. Nannipieri del Tribunale di Lucca e accettata da Rete Ferroviaria Italiana e dall’ing. Mauro Moretti, non è stata però firmata da Antonini. L'interessato ha dichiarato di aver fatto una scelta di dignità. Tale rifiuto apre necessariamente la strada al processo vero e proprio, e mantiene in vita il procedimento penale.
L’ipotesi di intesa proposta dal Giudice prevedeva il riconoscimento da parte di Antonini di aver partecipato a Genova il 9 settembre di due anni fa ad una manifestazione a margine di un dibattito pubblico e di aver contestato la presenza di Moretti quale relatore, scandendo ad alta voce slogan e frasi offensive nei suoi confronti, anche con l'ausilio di un megafono. Prevedeva anche che Antonini riconoscesse la gravità del proprio comportamento accettando sia il precedente provvedimento disciplinare di sospensione dal servizio per 10 giorni, sia una nuova sanzione di sospensione per 10 giorni che avrebbe sostituito il licenziamento. Antonini avrebbe dovuto impegnarsi, infine, a non assumere l’incarico di Consulente Tecnico di Parte o ad abbandonare l'incarico ove in essere, in alcun procedimento penale, nessuno escluso, in qualsiasi fase o grado nel quale siano coinvolti società o dirigenti del Gruppo FS. La conciliazione proposta dal dott.
Nannipieri prevedeva anche che l’ing. Mauro Moretti ritirasse la querela nei confronti del sig. Antonini e non attivasse alcuna azione di risarcimento danni per le gravi ed offensive frasi pronunciate dallo stesso Antonini a Genova (ove è pendente un procedimento penale a suo carico presso la locale Procura). RFI inoltre avrebbe revocato il licenziamento sostituendolo con la sospensione per 10 giorni e avrebbe provveduto alla reintegrazione di Antonini nel posto di lavoro precedentemente occupato, con corresponsione delle retribuzioni medio tempore maturate. Martedì scorso, al termine di 6 ore di lavoro servite per accogliere anche diverse proposte avanzate da Antonini e dai suoi legali, si era giunti ad un testo - concluso ed accettato dallo stesso Antonini - che attendeva solo la formalizzazione della firma autenticata dell’ing.
Moretti (non presente in aula) per la remissione della querela. L’ing. Moretti ieri ha accettato e sottoscritto la proposta del giudice. Oggi il colpo di scena con il rifiuto da parte di Antonini a sottoscrivere la proposta di conciliazione del Giudice dott. Nannipieri firmata dall’ing. Moretti e da RFI, che porterà inevitabilmente al processo.