I membri del Comitato NO TUNNEL TAV commentano le ultime notizie sulla richiesta di risarcimento danni avanzata da Rossi ai danni di Rfi, Italferr e Nodavia e parlano di "goffi tentativi" da parte delle imprese impegnate nei lavori e delle istituzioni locali di "sottrarsi" alla valanga giudiziaria che sta investendo il passante fiorentino dell'Alta Velocità. "Il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi pensa di essere credibile cercando di scaricare tutte le responsabilità sulle ditte e le Ferrovie dello Stato dimenticando i viaggi e le pressioni fatte a Roma per ottenere un decreto ministeriale che trasformasse quello che è rifiuto in terra pulita? Ritiene di poter essere affidabile dopo aver rimosso il dirigente - l'architetto Fabio Zita, che aveva osato dire il contrario - e assumere nella sua persona le responsabilità delle procedure di VIA? La patetica difesa della “vitale importanza” (per chi?) del progetto TAV stride violentemente non solo con le indagini in corso, ma con le condizioni del servizio regionale dei trasporti. In realtà quello che si sta sgretolando in Toscana è un sistema politico/economico (con documentate infiltrazioni mafiose) di cui il PD è baluardo con la timida opposizione del PdL: dopo lo scandalo della sanità di Massa (Rossi allora assessore alla sanità), il collasso del Monte dei Paschi di Siena e lo spettacolo indecoroso del progetto di “Passante AV”, ci sarebbero solo da azzerare i vertici delle istituzioni coinvolte" dicono ancora i No Tav che per domani giovedì 24 gennaio hanno organizzato un presidio informativo dalle ore 17.00 in via Cavour, all'altezza dei palazzi della Regione, della Provincia di Firenze, della Prefettura, in cui verranno ribaditi i motivi del NO al sottoattraversamento Tra le forze politiche fiorentine che parteciperanno al presidio c'è Ornella De Zordo di per Unaltracittà.