Alla luce dell’inchiesta che riguarda i cantieri per la realizzazione del passante e della stazione ferroviaria AV di Firenze, le tre federazioni edili Fillea CGIL, Filca CISL, Feneal UIL esprimono massima fiducia nell’operato della magistratura in una vicenda che rappresenterebbe, nel caso della conferma delle accuse, un grave ed ennesimo esempio di quanto il settore delle costruzioni, in particolare quello delle infrastrutture, siano attrattiva di interessi illeciti anche da parte delle grandi organizzazioni criminali e anche, come si sostiene da tempo, a Firenze e ovunque gli interventi infrastrutturali muovano centinaia di milioni di euro. "Siamo allarmati non solo dai fenomeni riscontrati dalle indagini ma anche dal futuro di circa 200 dipendenti che tra Contraente Generale, affidatari, subappalti e aziende dell’indotto gravitano intorno a quell’opera.
Preoccupati per chi c’è e per chi sarebbe dovuto arrivare. Questo cantiere - dicono i sindacati- rappresenta infatti una delle poche opportunità di ripresa, insieme ai cantieri della tratta autostradale e le linee della tramvia, in un territorio dove l’occupazione in edilizia è calata di circa il 20% nell’ultimo biennio. Da tempo si attendeva che la produzione nel secondo lotto andasse a regime in quanto, anche a livello nazionale l’ultimazione di alcune grandi opere e i ritardi nella partenza di nuovi interventi fa si che le decine di migliaia di lavoratori locali e trasferisti concentrino le loro speranze di lavoro su questi grandi cantieri che possono raggiungere alcune centinaia di addetti.
Pensiamo inoltre che il settore necessiti di più controlli nella selezione delle imprese e della regolarità del loro operato per garantire che non emergano, in fase di esecuzione, situazioni di illegalità che rischiano di scaricare sui lavoratori incertezza e disagio. Per questi motivi -continuano FILLEA CGIL FILCA CISL FENEAL UIL FIRENZE - ci auguriamo che la magistratura possa fare chiarezza nei tempi più rapidi sulle responsabilità di tutti i soggetti coinvolti dalle indagini e che possa essere data continuità al lavoro di operai, tecnici, impiegati che oggi si domandano quale futuro possa avere l’opera e il loro impiego.
Nei prossimi giorni chiederemo incontri alle istituzioni per rappresentare l’emergenza occupazionale tentando di trovare soluzioni che diano garanzie al lavoro e impediscano che condotte illecite possano gravare, oltre alle condizioni già drammatiche della crisi, sulle spalle dei lavoratori".