La storia della bilancia e dei sistemi di pesatura raccontata in 130 pezzi. E’ il tema della nuova esposizione allestita da domani, martedì 15 gennaio al 15 marzo, allo Spazio Mostre dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze (via Bufalini 6 – Ingresso libero) che presenta, per la prima volta, una selezione della ricchissima e singolare raccolta di un collezionista privato, Giuseppe Pinto, che in 30 anni di attività ha saputo mettere insieme oggetti di antiquariato e vere e proprie rarità’.
La mostra ‘Pesiamo la storia. Bilance e sistemi di peso dal Seicento al Novecento’ ha il patrocinio di Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze, Comune di Impruneta, Camera di Commercio di Firenze, Museo Galileo e si avvale della consulenza tecnico-scientifica di Mario Becherini. Il catalogo è edito da Polistampa. L’inaugurazione è in programma domani, martedì 15 gennaio, alle ore 17. L’esposizione si inserisce nel percorso di valorizzazione del collezionismo privato poco conosciuto che ha, nello Spazio Mostre, il suo felice punto di riferimento e raccoglie un’ampia varietà di esemplari di diverse dimensioni, quasi tutti perfettamente funzionanti, alcuni dei quali sono davvero particolari.
E’ il caso di un prototipo degli anni Trenta realizzato da una università italiana per la misurazione della gravità, di un modello di bascula di Quintez (inizio Ottocento) che ha cambiato il sistema di pesata da ‘sospeso’ a ‘terra’, di una elegante bilancia argentina in cristallo che ha i congegni interni visibili (prima metà del Novecento), di un modello pesasale italiano con un piatto che è di cristallo in quanto ogni altro materiale verrebbe corroso (1930), di un rarissimo modello italiano per pesare le ceneri di metalli preziosi (inizio Novecento), di una stadera portatile da mercato (metà del Seicento).
Curioso un dinamometro francese che sembra una penna (anni ‘40-‘50) e davvero particolare la bilancia americana utilizzata per pesare il vettovagliamento al fronte, durante la Prima Guerra Mondiale, che, una volta chiusa, sembra un baule; un esemplare unico scovato in uno dei tanti mercatini che Pinto frequenta senza sosta in Italia e all’estero. ‘’Questa passione – racconta il collezionista, un dipendente del Comune di Firenze ora in pensione, che è anche un maratoneta di livello – è nata negli anni Ottanta, quando i miei fratelli mi regalarono una vecchia bilancia della nostra nonna.
Da allora non mi sono più fermato e in casa non so più dove stare, visto che le bilance sono dappertutto !’’. Per altre informazioni è possibile consultare il sito www.beppepinto.com . La mostra è corredata da un agile catalogo (Polistampa) che, oltre alle immagini dei pezzi esposti, contiene testi sulla storia e sulle diverse tipologie della bilancia e sui diversi significati che questo oggetto ha rappresentato nell’immaginario collettivo, nella letteratura, nella mitologia.
Info 055.5384001 www.entecarifirenze.it Catalogo Polistampa (24 pagine, 3 euro)