L'odissea brasiliana del 25enne fiorentino in coma è durata un mese. Il volo di Stato è atterrato a Pisa ieri a mezzogiorno. La mamma e il babbo: "Non abbiamo parole per ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato. Dario è qui grazie a voi. Non lo dimenticheremo". E il 23 gennaio all'Obihall di Firenze una grande festa per lui: oltre 30 artisti fiorentini "Uniti per Dario" organizzata dall'Associazione "Gabriele Borgogni". E' durata un mese esatto l'odissea brasiliana del 25enne Dario Calistri, il fiorentino vittima il 10 dicembre scorso di un pauroso incidente stradale ad Ilheus, nella regione di Bahia, che l'ha ridotto in coma e costretto ad un primo non facile trasferimento fino all'ospedale di Salvador, il capoluogo regionale.
Da ieri pomeriggio è finalmente ricoverato nel reparto di neuroanestesia e terapia Intensiva dell’Azienda ospedaliero universitaria di Careggi diretto dal dottor Arturo Chieregato. E' arrivato grazie ad un volo umanitario di Stato, senza scalo, tra Salvador e Pisa, garantito dall'Airbus A319 con la scritta “Repubblica Italiana” guidato dal comandante Giorgino, uno dei velivoli che garantiscono sia i trasferimenti istituzionali delle alte cariche dello Stato, sia i voli sanitari di carattere umanitario.
Nel mese di dicembre sono state 6 le missioni di questo genere assicurate da uno dei servizi di eccellenza garantiti grazie ai piloti dell'Aeronautica militare. "Stavolta - spiegano Rita e Massimo, mamma e babbo di Dario - è toccato a noi e al nostro Dario. Ed è stata una delle purtroppo non frequenti occasioni in cui possiamo davvero sentirci fieri di essere parte di una civiltà che antepone la vita umana al denaro e che aiuta i suoi componenti anche se privi di mezzi. Abbiamo toccato con mano il significato dell'articolo 32 della Costituzione (La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti).
Non abbiamo parole per ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato. Dario finalmente è qui, grazie a voi. Non lo dimenticheremo". Sul volo di Stato oltre a Rita Betti e Massimo Calistri hanno trovato posto Simone, la compagna brasiliana di Dario e la loro piccola Valentina, tre anni di simpatia e agitazione, per aver potuto nuovamente essere vicina al suo amato babbo. L'assistenza in volo è stata garantita, grazie alla Misericordia di Vaglia, dalla dottoressa Caterina Biffoli, medico anestesista rianimatore e al soccorritore di secondo livello Andrea Tarlini che si è occupato della predisposizione e della gestione delle apparecchiature mediche salvavita. Adesso per Dario si profila un lungo periodo di degenza, per stabilizzarne definitivamente le condizioni.
I medici sono fiduciosi sulle possibilità di un suo recupero, anche se è presto per dire quali conseguenze ha subito in seguito al pauroso volo che è costato la vita a Juliana Santos de Jesus, 21enne brasiliana, e ha causato gravi ferite anche all’altro amico brasiliano Sergio Mendes do Santos, anche loro sull’auto incidentata. Più che le condizioni neurologiche, al momento preoccupano le numerose fratture che Dario ha riportato al volto e che renderanno necessari alcuni interventi di chirurgia maxillo facciale. Mentre i sanitari italiani si occupano della sua salute, i suoi amici stanno organizzando una grande festa per il suo rientro guidati dall'Associazione "Gabriele Borgogni onlus" che si sta occupando di tutti gli aspetti organizzativi.
L'appuntamento per tutti è per mercoledì 23 gennaio alle 21 all'Obihall (ex Teatro tenda) di Firenze dove circa trenta artisti, fiorentini e non, hanno dato la loro disponibilità ad esibirsi gratuitamente per lui. La serata si chiama "Uniti per Dario" ed è il modo con il quale amici e familiari intendono ringraziare tutti coloro che hanno fatto in modo che potesse rientrare in Italia. Per lui, per garantire il pagamento delle spese di trasporto e assistenza, sono stati raccolti finora circa 66.000 euro.
Si calcola che siano oltre 1.000 le persone o le associazioni che hanno effettuato un versamento in favore di Dario e 1.054 sono gli internauti che hanno letto sul sito l'annuncio del suo rientro in Italia. Molti lo hanno fatto direttamente sul conto corrente indicato dalla famiglia, altri attraverso il sito www.dariocalistri.it gestito da Andrea, il fratello di Dario che in questo mese ha fornito in tempo reale sia l'entità dei fondi raccolti che gli aggiornamenti delle sue condizioni di salute, oltre ad ospitare i commenti di mamma Rita e di babbo Massimo, seguiti ogni volta da centinaia di followers. Si è trattato di una delle più intense e straordinarie gare di solidarietà ad ampio raggio che si siano mai registrate per un caso come questo, un'occasione nella quale istituzioni, associazioni e semplici cittadini non hanno risparmiato il loro impegno e la loro disponibilità. La famiglia, pur temendo di dimenticare qualcuno, intende ringraziare in primo luogo il senatore Vannino Chiti, che ha subito preso a cuore la loro richiesta di volo di Stato umanitario, il dottor Arturo Chieregato dell'Azienda di Careggi, che ha garantito la consulenza medica dall'Italia e nel cui reparto Dario è stato preso in carico, i colleghi e la Presidenza della Regione Toscana la Fondazione Niccolò Galli, che nella prima delicatissima fase ha pagato il suo trasferimento in aereo sanitario dall’ospedale di Ilheus, la località dell’incidente, a quello di Salvador, il capoluogo di Bahia.
Un ruolo fondamentale è stato svolto dall’Associazione Agata Smeralda e dal suo presidente fiorentino, Mauro Barsi, che si è occupata della logistica in Brasile, facendo sì che i genitori di Dario trovassero ospitalità prima presso Casa Betania gestita dalle Ancelle di Gesù bambino e poi presso le suore Calasanziane che hanno la loro casa madre a Firenze e ha fin da subito sostenuto economicamente la famiglia. Da non dimenticare l’impegno della Prefettura di Firenze che con il viceprefetto Vincenzo Arancio, ha seguito l’organizzazione del volo di Stato insieme all'omonimo ufficio della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Punto di riferimento fondamentale in Brasile è stato il console onorario di Bahia, Giovanni Pisanu.