FIRENZE – La tramvia ai fiorentini piace, sempre di più. Sarebbe questo l'esito di un'indagine, la seconda, condotta dalla Regione Toscana tramite la Società Maior sul gradimento della linea 1 Firenze-Scandicci a distanza di due anni dalla sua inaugurazione. I risultati diffusi dall'assessorato ai trasporti mostrano che il 74% degli utilizzatori ritiene buono o ottimo il servizio, che il numero dei passeggeri quotidiani è cresciuto di oltre il 50% (si è passati da meno di 25.000 passeggeri giornalieri nel 2010 ad oltre 38.000, con una media mensile stabile di 1.100.000 passeggeri) e che la quasi totalità (92%) di coloro che hanno sperimentato l’uso della linea 1 vorrebbe il completamento del progetto, con la rapida realizzazione anche delle tratte 2 e 3.
Il 24% degli intervistati, se non ci fosse stata la tramvia, avrebbe utilizzato un mezzo privato. “Questa nuova indagine conferma il successo della tramvia, sempre più amata dai fiorentini e dai viaggiatori toscani – spiega l’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao – una volta che la rete sarà completata con le altre linee previste, Firenze e la piana fiorentina avranno un sistema diffuso, rapido ed ecologico che sottrarrà sempre più mezzi privati al traffico della città . La Regione ha già investito sulla linea 1, l’unica realizzata, 36,6 milioni di fondi europei e 31,2 milioni di risorse regionali, oltre a sei milioni e mezzo all’anno per le spese di esercizio e 12 milioni stanziati per l’acquisto del materiale rotabile.” I dati dell'indagine nel dettaglio: L’utente tipo è donna, dipendente, colta e di mezza età: I risultati seconda indagine “I fiorentini e la tranvia” mostrano una prevalenza di utenza femminile (45,6% maschi, 54,4% femmine).
La fascia di età più rappresentata è quella tra i 38 e i 60 anni, anche se si conferma forte la presenza di ultra sessantenni (fascia 14-24 anni: 20,8%; fascia 25-34 anni: 20,6%; fascia 38-60 anni: 38,6%; oltre 60 anni: 20%). Gli utenti della tramvia risultano, inoltre, persone istruite: un terzo (29,9%) del campione è laureato ed il 39,5% ha un diploma superiore, mentre solo il 6,8% ha la licenza elementare o nessun titolo di studio. Il tram è usato soprattutto da lavoratori dipendenti (49%, quasi la metà del campione), seguiti da studenti(19,6%), pensionati (13,8%) e lavoratori autonomi (10%).
Poco utilizzato, invece, da disoccupati (3,9%), casalinghe (2,2%) ed imprenditori o dirigenti (2%). Rispetto al 2010, anno di avvio del servizio, sono aumentati gli utilizzatori assidui della tramvia, oltre il 75% del campione, infatti, la utilizza da 2 a 5 giorni alla settimana (contro il 66% della rilevazione 2010). In particolare il 48,6% la utilizza 5 giorni a settimana, il 27,7% da 2 a 4 giorni, il 22,4% raramente, mentre l’1,2% dichiara di esser salito per la prima volta il giorno del rilevamento. Gli utenti quotidiani risultano abbonati (45% abbonamenmto Araf e 3,2% abbonamento Pegaso), mentre il 44,5% usa il biglietto urbano e il restante 7,4% la carta Agile.
Nel 57% dei casi chi usa il biglietto ritiene il prezzo adeguato, mentre un terzo lo considera abbastanza o troppo costoso. Nota dolente invece l'interconnessione tra il tram e il bus pubblico, infatti la metà degli intervistati dice di non utilizzare altri mezzi, oltre alla tramvia, per raggiungere la propria destinazione, ma tra coloro che una volta scesi dal tram salgono su un autobus urbano soltanto il 12% si dichiara soddisfatto. Il 26% si dichiara insoddisfatto o molto insoddisfatto della interconnessione. Va detto che però il crescente numero di utenti del mezzo tramviario si giustifica anche con la sensibile riduzione delle corse e delle linee autobus di Ataf, dunque con la sostanziale mancanza di alternative nella scelta di un mezzo pubblico.
Sul fronte linea 2 e 3 sembra che finalmente la situazione, rimasta al palo da ormai un anno per questioni economiche e bancarie, si sia sbloccata. La Cassa Depositi e prestiti, l'istituto bancario a cui fa capo il grosso della somma per dare avvio ai lavori ha concesso 166 milioni a Tram spa la società incaricata di realizzare l'opera. Si parte dunque secondo l'ultimo, e si spera definitivo, cronoprogramma per i primi di febbraio.