Appello di Legambiente affinché le operazioni vengano svolte al più presto ed in modo sicuro ed efficacie, assicurando la massima trasparenza nei confronti della comunità gigliese e toscana. La lettera sulla situazione del relitto della Costa Concordia che il ministro dell’ambiente Corrado Clini ha inviato agli amministratori delegati della Costa Crociere, Pierluigi Foschi e Michael Thamm, al capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, ed al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, segnala la preoccupazione di un ministro ormai a fine mandato per i ritardi evidenti nei lavori in corso all’Isola del Giglio che non dovrebbero essere un’eredità da lasciare al prossimo governo. Apprezzo e condivido le parole del ministro Corrado Clini” ha affermato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, commentando la lettera che ha ricevuto oggi dal ministro dell’ambiente.
“Da tempo – sottolinea il presidente Rossi – stiamo lavorando per assicurare i necessari servizi di supporto alle attività di Costa Concordia per il recupero della nave. Lo facciamo già con il Consorzio Lamma che fornisce quotidianamente un servizio meteo ad hoc per favorire lo svolgimento in sicurezza delle operazioni in corso. Abbiamo poi già affrontato e avanzato proposte per ospitare la nave per lo smantellamento”. “Di questo ne abbiamo parlato anche recentemente con i Ministeri dell’ambiente e delle infrastrutture, con la Protezione civile e con la stessa Costa Crociere”, aggiunge Rossi.
“La Toscana è in grado di poter ospitare la Costa Concordia nel porto di Piombino, che è quello più vicino all’isola del Giglio, distante appena 38 miglia (Livorno dista 87 miglia). E in questo caso il porto più vicino è anche quello più sicuro, perché riduce i margini di rischio nel trasferimento della nave”. “Noi siamo pronti”, conclude il presidente Rossi. “Insieme al Comune e all’Autorità portuale di Piombino abbiamo già individuato gli interventi necessari per l’accoglienza della nave e la loro fattibilità.
Si tratta di lavori importanti che possiamo realizzare in tempi coerenti con quelli della rimozione e del trasferimento dal Giglio della Costa Concordia. Quello che ora serve è una decisione rapida da parte di Costa Crociere sul porto di destinazione e sulle successive fasi di smantellamento. Appena ci arriverà la conferma della scelta di Piombino attiveremo subito le necessarie iniziative per avviare i cantieri”. «Se il Ministro dell’Ambiente è preoccupato per i ritardi sul crono-programma stabilito per la rimozione della Costa Concordia, figuriamoci noi – sostengono Angelo Gentili, della Segreteria nazionale di Legambiente, e Umberto Mazzantini, responsabile Isole Minori del Cigno Verde – che le abbiamo fatte più volte presenti in modo pressante e puntuale, anche in un recente incontro con l’Osservatorio istituito dalla Protezione civile.
Lo scafo del relitto si sta, infatti, degradando e deformando ed anche le ultime mareggiate potrebbero aver provocato ulteriori danni, come dimostra la recente e fortunatamente episodica fuoriuscita di sostanze inquinanti. E’ quindi necessario rassicurare al più presto la comunità gigliese e toscana che il relitto verrà rimosso e portato nel cantiere di demolizione prima dell’estate e che il tutto avverrà nelle condizioni di sicurezza scongiurando ulteriori rischi ed emergenze ambientali che potrebbero minacciare le acque e i fondali dell’Arcipelago toscano e dell’isola del Giglio in particolare». Per Gentili e Mazzantini è anche importante che il ministro dell’ambiente abbia confermato la scelta di un porto toscano, Piombino, per trasportare il relitto nel più breve tempo e tratto di mare possibili e con la massima sicurezza ambientale: «E’ quello che Legambiente ha chiesto fin dall’inizio per evitare il rischio che si correrebbe con un trasporto del relitto su distanze più lunghe, come a Civitaveccha, Genova o Palermo.
Ci uniamo quindi all’appello di Clini perché tutte le delicate operazioni di rimozione e traino della Costa Concordia vengano fatte presto e bene. Ma la lettera di Clini rende ancora più necessario che questa delicata operazione avvenga nella massima trasparenza e con la massima informazioni sullo stato dei lavori e sul cronoprogramma»