“I processi di valorizzazione non possono essere usati per violare i principi fondanti il governo del territorio”. Questo il cuore della proposta di legge che intende modificare la norma “Disposizioni urgenti in materia di alienazione e valorizzazione di immobili pubblici” (8/2012 ndr) illustrata in commissione Ambiente e territorio presieduta da Vincenzo Ceccarelli (Pd). L’atto predisposto dall’esecutivo toscano parte dalla considerazione che l’esperienza applicativa maturata nei mesi di vigenza della legge 8 ha fatto emergere la “necessità di alcune modifiche” per “chiarire cose già implicite” ma anche per rendere la norma “più funzionale agli scopi per cui è stata varata”.
In particolare, con le modifiche dell’articolo 3, si esplicitano i casi in cui la Giunta promuove un programma unitario di valorizzazione territoriale (PUV). “Tali processi di valorizzazione – si legge sempre nel dispositivo – sono strumento per realizzare obiettivi di integrazione di una pluralità di beni immobili in coerenza con gli indirizzi della pianificazione territoriale e dello sviluppo territoriale. La loro promozione è quindi subordinata alla valutazione da parte della Giunta e qualora il PUV non fosse promosso, restano percorribili le procedure ordinarie di variante” (ai sensi Legge 1 Norme per il governo del territorio).
La proposta chiarisce infine che le procedure di valorizzazione “devono essere legate alle procedure di bilancio dell’ente” (ai sensi dell’articolo 58 del d.l. 112/2008).