Ripristinare la viabilità interrotta, ricostruire argini, ponti, mettere in sicurezza le parti del territorio della provincia di Massa-Carrara più esposte al rischio di esondazioni: sono questi gli obiettivi del pacchetto di 27 interventi per quasi 24 milioni di euro messo a punto nel corso di una riunione convocata ieri sera a Firenze dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e cui hanno partecipato i massimi rappresentanti della Provincia di Massa-Carrara, dei Comuni di Carrara, Massa, Aulla e Fivizzano e Comano, e dell’Unione di Comuni della Lunigiana, il responsabile della Protezione civile regionale, i tecnici della Regione e del Genio civile. “Indifferibili e urgenti”: queste sono le caratteristiche di tutti gli interventi individuati nel corso della riunione e che saranno finanziati nell’ambito della legge varata ieri all’unanimità dal consiglio regionale, e che prevede una variazione di bilancio da 100 milioni di euro per gli interventi di somma urgenza e di ripristino nelle aree colpite dalla recente ondata alluvionale. “E’ necessaria un’azione immediata non solo per sanare le gravi ferite delle recenti ondate alluvionali ma anche per scongiurare, nell’immediato futuro, ulteriori rischi” ha spiegato il presidente Rossi.
“Per questo – ha aggiunto – tutti i progetti presentati dovranno essere approvati entro la fine del mese e cantierati nel giro delle due settimane successive. Solo con un’azione urgente, incisiva e capillare possiamo far fronte all’emergenza che ha colpito duramente la nostra regione, ferendo tragicamente soprattutto la provincia di Grosseto e, purtroppo, colpendo duramente ancora una volta la provincia di Massa-Carrara. Vogliamo fare presto e bene”. La tranche più cospicua di interventi riguarda il comune di Massa a cui abdranno circa 11 milioni di euro che saranno destinati a interventi sul Canal Magro e sul torrente Ricortola, a varie azioni di messa in sicurezza dal rischio di frane, al ripristino della viabilità distrutta in località Candia. Oltre 8 milioni di euro di interventi riguarderanno il territorio del comune di Carrara con sistemazione di vari tratti degli argini e il ripristino degli attraversamenti del torrente Parmignola e del torrente Carrione, e la sistemazione del reticolo idrografico gravemente danneggiato dalle esondazioni. I progetti relativi al comune di Fivizzano permetteranno il ripristino di varie viabilità interrotte e il consolidamento degli argini dei torrenti Lucido e Aulella negli abitati di Gragnola e Casetta, quelli relativi ad Aulla, la messa in sicurezza delle aree a elevato rischio idraulico lungo il corso dell’Aulella, il ripristino di alcuni attraversamenti e la sistemazioni di dissesti.
Un intervento riguarderà infine il comune di Comano dove sarà ripristinata la rete paramassi in località La Tana. L’elenco di questi progetti, condivisi nella riunione di ieri sera, sarà formalizzato all’interno di un atto che verrà sottoscritto nei prossimi giorni da Regione e enti locali. Per ciascun progetto, accanto al responsabile del procedimento per l’ente locale individuato come attuatore sarà individuata la figura di un tecnico regionale che monitorerà l’intervento durante tutta la sua attuazione.
Il controllo costante dovrà garantire efficacia dell’azione e certezza dei tempi. Una riunione dalle caratteristiche analoghe a quella di ieri sera su Massa Carrara è stata convocata con gli enti locali della Provincia di Grosseto. L’appuntamento è per domani alle ore 17. Nella seduta odierna in cui è stata approvata la legge per assegnare fondi straordinari alle aree alluvionali è stato varato anche un latro provvesdimento: una modifica alla legge finanziaria 2012 che secondo la consigliera del Gruppo Misto Staccioli manderebbe "in fumo la difesa del suolo” e sarebbe quindi in palese contraddizione con gli interventi a sostegno delle zone colpite dal maltempo nonchè con la politica di prevenzione del territorio.
“Con una ‘piccola’ (grammaticalmente parlando) modifica alla finanziaria 2012 – spiega Staccioli – si rimuove il divieto di edificazione per impianti di produzione energia nelle aree ad alto rischio idraulico, approvata l’anno scorso all’indomani della disgrazia di Aulla”. “Questa legge era già stata modificata una prima volta a maggio 2012, solo cinque mesi dopo l’entrata in vigore – ricorda la consigliera – per consentire la realizzazione dell’impianto di stoccaggio di rifiuti di Selvapiana.
Adesso, all’indomani di una nuova drammatica alluvione, si interviene per consentire l’apertura di un impianto di produzione energia nel Pistoiese, a gas naturale. Una nuova legge ad aziendam”. Ma la legge di modifica alla finanziaria 2012 contiene altri aspetti controversi, secondo Staccioli. “In un momento di crisi come questo si tolgono 4,5 milioni di euro dal capitolo sostegno alle imprese – commenta – per farli confluire sulla viabilità di Lucca e Piombino. Perché non dirottarli sulle aziende così altamente colpite dal maltempo?”.