Finisce a reti inviolate. Pochi spunti, poche emozioni, rare vibrazioni. Finisce a reti inviolate per un pareggio che, forse, serve più ai siciliani che ai toscani. Non è da sottovalutare l'importanza dell'approccio psicologico: il Siena arriva da tre sconfitte consecutive ed ha più paura di non perdere che voglia di vincere. Da parte sua il Palermo non fa tantissimo per portare a casa il bottino pieno. Si accontenta del punto che muove la classifica anche se non la stravolge. Alla fine dei 95 minuti si ha la sensazione che il segno x è quello che più rappresenta quanto visto in campo anche se la squadra di Gasperini, con Bertolo e Miccoli, sfiora la rete del vantaggio.
Cosmi si arrabbia con i suoi ma poi deve fare i conti con un dato statistico: il Siena non tira in porta e così non è facile far male. La forma, non eccezionale, di Rosina e Ze Eduardo forse consiglierebbe un cambiamento di modulo con la possibilità di rivedere in campo la tecnica di D'Agostino: servirebbe. Primo tempo al sapore antico del non gioco. Le squadre si studiano (troppo!) e non si fanno male. La cronaca racconta pochissimo. Seconda frazione decisamente più vivace anche grazie a Valiani che prende il posto di Rosina.
Proprio Valiani serve Calaiò che mette fuori di testa. Dopo questa prima occasione dei padroni di casa è solo Palermo. Al minuto numero tredici la prima grande chance del match. Servizio splendido di Donati per Miccoli che, solo davanti a Pegolo, calcia alla stelle. Al 29' ancora ospiti con Bertolo che impegna, severamente, Pegolo. Al 92'ultima possibilità per i rosanero con Dybala che calcia sicuro: ancora l'estremo difensore senese dice di no. Nemmeno i 4 minuti di recupero servono a sbloccare la situazione.
Finisce così. GS nella foto l'allenatore del Siena, Serse Cosmi