Pisa – Che fare per bloccare il turismo mordi e fuggi? Come convincerlo a restare? Con quali argomenti, artifici, strumenti far breccia in un immaginario affamato solo e soltanto dei sempiterni simboli di massa, Torre, Uffizi o Colosseo? A questo annosissimo problema, che affligge la maggior parte delle città del mondo e che sembra aggravarsi di anno in anno, cerca adesso nuove risposte specifiche il convegno italo - olandese eloquentemente intitolato Oltre la Torre – Non solo Amsterdam, in programma il 26 ottobre a Pisa (ore 9 – 14, ) al Centro espositivo San Michele degli Scalzi (Viale delle Piagge) con traduzione simultanea. Lo organizzano Comune di Pisa e Ambasciata dei Paesi Bassi in Italia nel contesto del progetto promozionale Olandiamo in Toscana ideato con lo scopo di implementare tra i due paesi conoscenze e scambi di carattere turistico, economico, culturale, tecnologico. Tra i protagonisti del convegno il sindaco di Pisa Marco Filippeschi con l’assessore al turismo Giuseppe Forte, il vice- ambasciatore Desirée Kopmels, tecnici ed esperti toscani e olandesi.
Tra gli altri, Fosca Giannotti del CNR, Paolo Alongi di SPACE, Gina Giani direttrice di Aeroporti di Pisa. Per i Paesi Bassi Bruno van der Linden del vettore Transavia, Frank Go per la Rotterdam Business School, Karoline Wiegerink per la Scuola Alberghiera dell’Aja, Mirjam Wortmann direttrice dell’ufficio italiano dell’Ente Olandese per il Turismo. Il titolo Oltre la Torre –Non solo Amsterdam sintetizza alla perfezione uno stato di fatto e un desiderio, una realtà conclamata e la necessità di superarla.
All’aeroporto di Pisa arrivano infatti ogni anno milioni di viaggiatori (4,5 milioni nel 2011) che restano per lo più in città appena il tempo di vedere Piazza dei Miracoli e Torre Pendente. Subito dopo proseguono per Firenze e Roma, dove esistono peraltro analoghi problemi. In Olanda non è diverso. Ogni giorno migliaia di turisti sbarcano negli aeroporti di Schiphol, Eindhoven e Rotterdam, ma ad eccezione di un’esigua minoranza vanno tutti direttamente ad Amsterdam, senza curarsi del resto. La concentrazione su pochi luoghi-mito va a scapito di altre destinazioni che sarebbero invece ben liete di veder aumentare il proprio income turistico.
Se alcune si sentono fin troppo invase e perfino danneggiate, le più si sentono fin troppo trascurate. Fino allo spreco. Dunque la domanda è: come rimediare? Come creare un turismo vero? Sia in Toscana che in Olanda istituzioni e operatori cercano di allargare l’offerta. A volte riescono, ma per lo più fanno fiasco. Nella ricerca di visitatori qualificati si ripetono dunque le stesse domande. Quali sono le caratteristiche di una campagna promozionale di successo? Qual è l’offerta turistica vincente? In che modo ‘Pisa non solo Torre’ e ‘Olanda non solo Amsterdam’ possono riuscire a profilarsi? Al convegno il compito di prospettare strategie e possibili soluzioni.