FIRENZE– E' di stamane la notizia della morte di Fiorenzo Magni, il campione di Vaiano (Prato), vincitore di tre Giri d’Italia e tre Giri delle Fiandre. Il grande ciclista toscano, professionista dal 1940 al 1956 (secondo ai campionati del mondo del 1951, dietro a Kubler), nel 1950 avrebbe potuto vincere anche il tour de France: era in maglia gialla, ma si ritirò dalla corsa insieme a tutta la squadra italiana dopo che Bartali fu aggredito sul Col d’Aspin. “Il ciclismo toscano e di tutto il mondo avrebbe avuto ancora bisogno della sua esperienza.
Fiorenzo Magni ci mancherà. Il mondiale del 2013 sarebbe stato anche il suo. Per questo proporrò alla federazione ciclistica mondiale che la corsa iridata del prossimo settembre renda a lui, oltre che a Franco Ballerini, un omaggio ufficiale”. Così Riccardo Nencini, assessore della Regione Toscana, presidente del Comitato regionale toscano della Federazione ciclistica e presidente del Comitato istituzionale per i Mondiali 2013 commenta la notizia “Lo chiamavano ‘il terzo uomo’, il terzo incomodo – ricorda Nencini – perché incrinò la diarchia, sportiva e mediatica, di Coppi e Bartali.
Non era facile competere con i due giganti, ma riuscì ad entrare nel cuore dei tifosi come un ciclista generoso e comunque vincente, capace di grandi imprese. Fu un grandissimo, anche perché gareggiò negli anni del miglior ciclismo e di grandissimi campioni. Lo ricordo con affetto anche nel suo ruolo di dirigente, in cui mise al servizio di questo sport il suo acume e la lungimiranza che solo i campioni possiedono”. Cordoglio espresso anche dall’assessore allo sport Salvatore Allocca: “Il suo è stato l’esempio di uno sport fatto di pulizia, semplicità, fatica, assolutamente prezioso ancora oggi per tutti coloro che, a qualsiasi livello, affrontano l’attività sportiva”. “Dedicheremo la tappa del Giro d’Italia del 12 maggio da Sansepolcro a Firenze e organizzeremo nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio una giornata col mondo del ciclismo”.
Lo ha detto il vicesindaco e assessore allo sport Dario Nardella appresa la notizia della scomparsa “Ho parlato col direttore del Giro d’Italia Michele Acquarone – ha aggiunto il vicesindaco Nardella – per formulargli questa proposta e col sindaco di Vaiano Annalisa Marchi per trasmetterle il cordoglio della città di Firenze” “Il ‘Leone delle Fiandre’, come era soprannominato Magni per aver vinto tre volte consecutivamente la prestigiosa corsa – ha concluso il vicesindaco Nardella – è stato il rivale di Coppi e Bartali e sempre per tre volte ha trionfato al Giro d’Italia e fa parte dei grandi del ciclismo che la Toscana in varie epoche ha espresso: Bartali, Martini, Nencini, Bitossi, Bettini, Cipollini, Tafi, Casagrande, Ballerini solo per citarne alcuni.” Il presidente della Provincia di Prato, Lamberto Gestri, e l’assessore allo Sport, Antonio Napolitano, in un messaggio alla famiglia di Fiorenzo Magni rendono “onore al leone del ciclismo dei grandi, coraggioso, pieno di umanità e straordinarie vittorie.
Con Coppi e Bartali, Magni è stato il testimone di quel ciclismo definito in queste ore eroico, che ha caratterizzato momento storico di sport autentico e popolare, in una fase di rinascita e sviluppo del nostro Paese”. Per l’assessore Napolitano, inoltre, “il ricordo e l’impegno di Magni restano eredità di cui far memoria in occasione dei mondiali di ciclismo del prossimo anno, che attraverseranno la Toscana e il nostro territorio”.