Nuovo Teatro dell’Opera e sistema tramviario: sono questi i protagonisti del protocollo di intesa firmato oggi dal presidente della Regione Enrico Rossi e dal sindaco di Firenze Matteo Renzi “per la realizzazione di interventi strategici”. Un protocollo in otto punti a cui si è aggiunto anche un “verbale di accordo” che precisa gli impegni finanziari specifici assunti dalle parti. “La firma di oggi è un’evidente dimostrazione che Regione e Comune possono lavorare insieme per il bene della Toscana e di Firenze - ha detto il sindaco Matteo Renzi - nonostante che io e il presidente Rossi abbiamo delle idee profondamente diverse sulle primarie.
Entrambi abbiamo però il desiderio di mostrare questa collaborazione”. “Questo accordo riguarda il Teatro del Maggio e la tramvia - ha continuato il primo cittadino - ma più in generale riguarda un metodo di lavoro che abbiamo già visto all’opera, per esempio sulle questioni aeroportuali, e che mi auguro vedremo domani all’opera anche sui temi ospedalieri, come la grande questione di riuscire a finire i lavori di Torregalli”. “Stiamo cercando di risolvere alcune questioni ferme da 40 anni - ha concluso Renzi -, che le nostre amministrazioni hanno scelto di portare a compimento”. “Un accordo intelligente, per assicurare il completamento del più grande e moderno Teatro dell’Opera d’Europa e per mettere in sicurezza la realizzazione delle nuove linee della tramvia”.
Così il presidente Enrico Rossi ha commentato la firma odierna del protocollo di intesa sulle opere strategiche fiorentine. “E’ un fatto politico – ha proseguito il presidente Rossi – che pur nelle divergenze e nelle non irrilevanti diversità sulle politiche nazionali si lavori insieme e si trovi un accordo così importante. Un accordo non fatto di parole generiche, ma di scelte e di precisi impegni finanziari. Intese di questo genere le abbiamo firmate anche con altre città della Toscana, Livorno, Pisa, oggi Scandicci.
La Regione svolge così il suo ruolo, che sta nel quadro dei giusti rapporti con chi governa le realtà comunali”. “A proposito dell’aeroporto – ha concluso il presidente Rossi rispondendo alla domanda di un giornalista – stiamo lavorando per la sistemazione della pista di Peretola. Ma sono convinto, e nell’accordo c’è un punto relativo a questo aspetto, della necessità di collegare alla variante sulla pista e sul parco della piana una delibera che contenga una ipotesi dettagliata su come regolare la mobilità in tutta quell’area, anche con l’allungamento della tramvia". "Con il Protocollo sottoscritto oggi pomeriggio fra Regione Toscana e Comune di Firenze viene ufficialmente sancito che l'ipotesi di perdere i 36,6 milioni di euro di fondi europei destinati a coprire parte dei costi per la realizzazione della linea 2 e 3 della tramvia fiorentina viene oramai considerata dai due Enti come come un fatto non più evitabile -dichiara Marco Carraresi, Consigliere regionale e Segretario provinciale Udc- Anche perché è completamente irrealistico che il nuovo asse tramviario -i cui lavori devono ancora iniziare- possa entrare in esercizio entro il 31 dicembre 2015, cioè fra poco più di due anni.
Non a caso nel Protocollo si sostiene che qualora necessario la Regione si impegna a verificare la possibilità di individuare di risorse alternative atte a garantire il mantenimento della copertura economica dell’intervento. Ciò sta a significare che la Regione si impegna a reperire altrettante risorse dal proprio bilancio in sostituzione dei fondi europei che, per non essere persi, dovranno essere spesi e rendicontati per altri interventi analoghi. Semmai c'è da chiedersi dove e su quali interventi verranno esattamente dirottati sia i 36,6 milioni europei di fondi europei che i 35,2 milioni di euro - già previsti per la realizzazione della tratta di passaggio al Duomo (Unità - Duomo - San Marco – Libertà)- che adesso si chiede al Governo di poter svincolare in modo da poterli destinare, appunto, all’integrazione della rete tramviaria a Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio.
Una rete tramviaria che è ancora tutta da progettare, a dimostrazione di un metodo non condivisibile di realizzare le infrastrutture necessarie per la mobilità del territorio, che fra ritardi, ripensamenti e ambiguità (basti pensare alla questione ancora irrisolta del passaggio al Duomo) rischia purtroppo di rendere oramai insufficienti le poche risorse ancora disponibili. Da qui tutta la nostra preoccupazione, ma anche la nostra disponibilità a collaborare ad ogni livello istituzionale perché non si ripetano lungaggini ed errori del passato e l'area metropolitana fiorentina sia finalmente dotata delle infrastrutture che attende da anni". TEATRO DELL’OPERA In relazione alla realizzazione di uno stralcio del secondo lotto del Teatro dell’Opera di Firenze (macchina scenica) dell’importo di 46 milioni la Regione Toscana si impegna ad identificare ed a mettere a disposizione risorse regionali per 21 milioni, il Comune di Firenze si impegna ad identificare ed a mettere a disposizione risorse comunali per 10 milioni.
Regione e Comune di Firenze si impegnano congiuntamente a richiedere al Governo di identificare le restanti risorse necessarie. TRAMVIE Nel caso in cui l’opera non potesse entrare in esercizio ed essere rendicontata nei termini previsti dalla programmazione comunitaria, la Regione Toscana verificherà la possibilità di richiedere l’autorizzazione per uno stralcio così da evitare un eventuale disimpegno sui fondi europei disponibili pari a 36,6 milioni. Inoltre si impegna, qualora necessario, ad identificare risorse regionali alternative a quelle europee, destinando le risorse comunitarie ad altri scopi.
Regione e Comune si impegnano a richiedere al Ministero di poter svincolare le somme accantonate per la realizzazione della tratta di passaggio al Duomo (pari a complessivi 35,2 milioni – le cui fonti sono così ripartite: 13,3 milioni Ministero infrastrutture, 10,6 milioni pubblici, 11,3 milioni privati), destinando tali fondi, oltre che al completamento della linea 2, all’integrazione della rete tramviaria a Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio. Il PROTOCOLLO Ecco gli otto punti del protocollo di intesa:
1.La Regione Toscana ed il Comune di Firenze convengono sull’importanza del completamento del Sistema Tramviario e del Nuovo Teatro dell’Opera, interventi che rivestono carattere strategico per la città di Firenze, il territorio della Provincia di Firenze e l’intera Regione Toscana. 2. La Regione ed il Comune si impegnano a sostenere congiuntamente la richiesta nei confronti del Governo di deliberare in tempi rapidi il finanziamento dei lavori per il completamento del Nuovo Teatro dell’Opera. 3.
La Regione ed il Comune concordano sulla necessità di individuare, con il concorso dello Stato, apposite risorse per il completamento definitivo del Nuovo Teatro dell’Opera. Il Comune di Firenze si impegna altresì per la realizzazione della Piazza Giardino, le sistemazioni esterne e per la realizzazione del parcheggio interrato in Piazza Vittorio Veneto nonché la risistemazione della piazza Vittorio Veneto stessa. 4. La Regione ed il Comune confermano i propri impegni economici assunti con gli accordi sopracitati per la realizzazione del sistema tramviario delle linee 2 e 3.
Per quanto riguarda le problematiche relative alla conclusione dei lavori delle linee 2 e 3 della tranvia di Firenze in tempo utile a garantire la piena utilizzazione delle risorse ad essi destinate nell’ambito dei Fondi strutturali europei 2007-2013, concordano di effettuare congiuntamente un attento monitoraggio dello stato di avanzamento dei lavori. Qualora necessario la Regione si impegna a verificare la possibilità di individuare risorse alternative atte a garantire il mantenimento della copertura economica dell’intervento. 5.
La Regione e il Comune concordano con l’importanza strategica di proseguire la realizzazione del sistema tramviario, mediante l’attraversamento del centro della città, la realizzazione della linea 4 (Leopolda Piagge), anche utilizzando il sedime ferroviario tra Cascine e Leopolda che RFI si è impegnata a cedere al Comune, la prosecuzione del tracciato della linea 3 fino a Bagno a Ripoli, la definizione a seguito di approfondimento con i Comuni interessati, dell’integrazione della rete tramviaria a Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio. 6.
La Regione ed il Comune si impegnano a richiedere al Ministero di poter svincolare le somme accantonate per la realizzazione della tratta di passaggio al Duomo (Unità – Duomo – San Marco – Libertà), così come previsto al sopracitato voto 428/211 e nella nota 10 marzo 2010, destinando tali fondi, se necessario, al completamento delle linee 2 tratta Aereoporto Peretola – Unità e della linea 3 tratta Careggi – Viale Strozzi e comunque, se tecnicamente fattibile sulla base dei contratti in essere, all’integrazione della rete tramviaria a Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio. 7.
La Regione si impegna a valutare, sulla base di specifiche ipotesi progettuali predisposte dal Comune di Firenze, la possibilità di inserire lo sviluppo del Sistema Tranviario della città di Firenze e dell’area metropolitana all’interno del quadro degli interventi da finanziarie con il nuovo ciclo dei Fondi strutturali europei 2014-2020. 8. Il Comune di Firenze si impegna a redigere prioritariamente gli studi di fattibilità per la realizzazione della linea 4 ed integrazione della rete tramviaria per Sesto Fiorentino, in collaborazione con la Regione Toscana e con il Comune di Sesto Fiorentino.