A Firenze si sperimenta, come accaduto a Torino, la patente a punti per la corretta gestione dei locali notturni, un modello che il vice sindaco Dario Nardella rilancia su Facebook ed intende esportare in tutta Italia attraverso l'Anci per imparare a divertirsi consapevolmente seguendo regole nate da accordi con i privati. Il capoluogo fiorentino, che vive anche le restrizioni dettate dal Prefetto con l'ordinanza di divieto sulla vendita di alcolici da asporto dalle ore 22 alle ore 6 di mattina che scadrà il 26 settembre, si interroga però sulla bontà dell'iniziativa, sull'applicazione delle sanzioni, sulla libertà di bere in compagnia e soprattutto su quali e quante siano necessità ed eccessi di una nuova generazione dal futuro incerto, tra assalto mediatico, eroi scomparsi e riscoperta del vintage. Il fotografo di Nove Da Firenze, Filippo Tomasi, ha dato libero sfogo alla propria sensibilità artistica ed ha colto l'attimo che Firenze sta vivendo per raffigurare il prima e il dopo di una sera come tante.
Con la preziosa collaborazione di una giovane musa ispiratrice ha fermato attimi di vita, sequenza ordinata di gesti ed espressioni che sfociano nel disordine creativo dovuto all'evasione verso il caos: "Licia, una sera".
Oltre le riflessioni, oltre quella sfumatura sfuocata che si perde sullo sfondo dei problemi. Primo piano e soluzioni. Frastuono e poi il silenzio. Cosa ci precipita nel vuoto? Cosa ci solleva dall'abisso? Una scelta personale, quell'impercettibile istante che cambia il corso degli eventi. Potete seguire le avventure fotografiche di Filippo leggendo il suo Blog AntLen