Se la strada per le Primarie sembra in salita e la creazione di un nuovo Governo di alternativa al passato sembra il monte inesplorato, ancor più difficoltoso appare il sentiero culturale dell'ideologia di solidarietà applicata al concetto di Partito politico. L'assessore alla Mobilità e Sicurezza di Firenze, Massimo Mattei replica infatti alle dichiarazioni del coordinatore territoriale e scrive sul proprio profilo Facebok: "Oggi il compagno segretario provinciale Patrizio Mecacci ha detto che se Matteo Renzi vincerà le primarie del Pd non è detto che lui lo appoggerà.
Bene, bravo, mi sembra che abbia capito lo spirito delle primarie. Noi invece se vincerà Bersani, oppure un altro candidato saremo in prima fila per dare una mano. Perché conosciamo le regole del gioco e come si sta in un partito serio, noi. Certo che dopo queste dichiarazioni verrebbe da pensare a cosa farà il segretario Mecacci se il candidato Bersani a Firenze dovesse prendere meno voti del candidato Renzi..." Facile immaginare il tono dei commenti tra le amicizie del primo cittadino di Firenze: c'è chi rinchiude il Partito Democratico nel borgo "Provinciale" e parla di chi "Continua a farsi del male da solo".
La candidatura di Matteo Renzi non è più una battuta che circola in una città "Graziosa e carina che c'ha tanti anni e non invecchia mai" ma è un ciclone che si muove lungo l'intera penisola che manca di alternative concrete e vede inesorabilmente osteggiato il tentativo di offrire nuovi spunti riflessivi anche e solo al sano spirito critico che compete agli elettori. Il suffragio universale ha perso? Il potere dell'elettorato è stato colpito dalla crisi economica? Interviene nel dibattito mediatico anche il Presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci: "C’è differenza tra un appoggio consapevole e la firma di una cambiale in bianco.
E’ quindi comprensibile che Massimo Mattei dichiari il suo sostegno a Bersani nel caso in cui il segretario del Pd dovesse vincere le primarie. Mattei conosce il programma di Bersani ed evidentemente lo ritiene sostenibile. Al momento credo sia obiettivamente difficile dichiarare il proprio sostegno incondizionato a Renzi, qualora Bersani perdesse le primarie. Questo mi pare un ragionamento ovvio, proprio perché ancora non conosciamo il programma del sindaco di Firenze. Renzi sostiene da giorni che se dovesse vincere le primarie del PD ‘cambierebbe tutto’, ma come? È dato saperlo?" Parte a Firenze la lunga ed intensa Festa Democratica che, tra vari eventi lucidi e ludici, dovrà fare chiarezza su diversi aspetti che ancora impediscono di vedere un quadro chiaro, completo, valutabile e ponderabile della situazione nazionale, un po' come quella strada che si snoda tra le case di campagna e, sinuosa, porta verso Roma.