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Swap, l’assessore Petretto replica al PdL: “Cifre non corrette”

Il responsabile del bilancio traccia lo stato dei derivati del Comune di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 agosto 2012 18:42

"Prima di tutto le cifre elencate dal PdL non sono corrette, inoltre vorrei ricordare al consigliere Stella che i contratti dei derivati sono stati accesi dalla precedente amministrazione e che, al contrario, questa amministrazione ha sospeso i pagamenti”. L’assessore al bilancio e società partecipate Alessandro Petretto interviene replicando alle affermazioni del capogruppo del PdL Marco Stella su swap e derivati. “In merito al comunicato sullo stato dei derivati del Comune di Firenze, ricordo che l’Amministrazione ha, come noto, attivato nell’annualità 2011, l’istituto dell’autotutela nei confronti dei provvedimenti connessi ai contratti in derivati sottoscritti dall’Amministrazione nell’annualità 2006 con gli istituti Dexia Crediop spa, Ubs limited spa e Merrill Lynch.

Contestualmente ha sospeso i pagamenti delle rate dei contratti, pur mantenendo accantonate le somme nei bilanci. Il riferimento quindi alle ‘somme spese’ sui contratti IRS non è corretto in quanto queste cifre concernono quanto abbiamo stanziato a bilancio 2009-2010-2011-2012, mentre, per i pagamenti, non abbiamo eseguito (ancorché accantonato le cifre) quelli connessi all’autotutela a valere dal 2010”. A ulteriore chiarimento ecco il riepilogo di quanto stanziato e quanto pagato sui contratti in derivati:

Anno Stanziato e accantonato Pagatoalla data attuale Differenze 2009 5.459.565 5.459.565 0 2010 10.339.482 1.295.654 9.054.828 2011 9.132.960 863.347 8.269.613 2012 (primo semestre) 7.779.769 320.833 7.141.332
“Circa il valore di chiusura dei contratti (mark to market) – continua l’assessore Petretto– effettivamente, vista la struttura dei contratti in essere, il perdurare di bassi livelli di tasso di interesse ha generato un incremento del valore teorico di chiusura dei contratti .

Tuttavia, come si legge nella relazione al Rendiconto 2011, i contratti in derivati non vanno considerati a sé stanti, ma in abbinamento con l’indebitamento passivo ed i bassi tassi di interesse hanno comunque generato una riduzione della percentuale degli interessi complessivi (anche tenuto conto di quelli accantonati sui derivati e non spesi) che è passata dal 5,16% nel 2001 al 4,29% nel 2011”. “Infine, per quanto attiene alle commissioni occulte (ovvero valore di partenza dei contratti in derivati non par ovvero non uguale a zero), queste sono state quantificate in 16.440.661 euro ed hanno generato pagamenti maggiori rispetto a strutture che si dovevano chiudere in par.

In ogni caso – sottolinea l’assessore – , non è corretto sommare le commissioni occulte con i pagamenti effettuati”. Petretto ricorda che “le suddette banche hanno presentato ricorso avverso all’autotutela al Tar e presso l’Alta Corte di Londra, Tribunale della Regina. Il giudice inglese ha previsto, nell’ambito della contestazione sul merito, che le parti esperiscano un tentativo stragiudiziale di conciliazione ed il Comune si è reso disponibile a valutare una negoziazione tesa alla chiusura di tutti i contenziosi in essere e che tenga conto di tutti i costi impliciti “occulti” e di quelli sostenuti per il contenzioso.

Sono in corso verifiche con le banche che confermino la disponibilità di queste ad interagire con l’amministrazione in tal senso. Le trattative sono complesse ma confidiamo possano andare a buon fine” conclude l’assessore Petretto. (mf)

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