La disponibilità a sedere al tavolo e aprire un confronto non più ''sul piano politico ma su quello dei contenuti'' è la risposta che Banca Monte dei Paschi aspettava dai sindacati proprio nella giornata dello sciopero contro il nuovo Piano industriale 2012-2015. Lo ha detto la nuova responsabile delle risorse umane del Gruppo senese, Ilaria Dalla Riva. Stamani, durante il presidio davanti a Rocca Salimbeni, quando i manifestanti hanno iniziato a scandire il suo nome, oltre a quelli di Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, è scesa in piazza ha invitato i delegati a un incontro, informale, immediato.
La riunione è servita proprio a ribadire la possibilità di aprire un confronto nei primi giorni di agosto, ''noi avvieremo subito le procedure''. A lei i sindacati hanno ribadito le ragioni dello sciopero: ''credo sia un grido di allarme giustificato - spiega la nuova manager del Monte, ricordando anche lo sciopero di Unicredit e quello dei giorni scorsi di Intesa-. La crisi riguarda tutto il sistema bancario ed è chiaro che i sindacati esprimano la loro negatività su alcune parti del piano''. 'Voglio però ricordare - aggiunge Dalla Riva - che non vi saranno licenziamenti e i posti di lavoro saranno garantiti''.
''Il settore bancario è uno dei pochi dove non c'è indotto - prosegue - Noi lavoriamo per trovare un partner che oltre a cogestire le attività di back-office garantisca la conservazione dei posti di lavoro''. Infine, ai sindacati che contestano l'arrivo di manager esterni tra cui proprio lei, Dalla Riva risponde ricordando che ''siamo solo 3 su 31 mila'', e annuncia un ''programma di performance manager per valorizzare tutte le risorse presenti nel Gruppo''. Chi si auspica un confronto tra azienda e parti sociali per trovare una soluzione positiva per i lavoratori è Niccolò Guicciardini, segretario provinciale del Pd senese. “Stiamo attraversando – dice Guicciardini – una fase economica difficile, che colpisce tutti i settori produttivi, dall’industria al commercio, dai servizi al sistema bancario.
Una crisi che rischia di scaricarsi sui lavoratori e sulle loro famiglie e che riguarda anche le difficoltà della Banca Mps. Dopo lo sciopero e il presidio di oggi in piazza Salimbeni è indispensabile che si apra, al più presto, un confronto concertato tra l’azienda e i lavoratori. Lavoratori ai quali siamo vicini, in questo momento di preoccupazione per il futuro. L’auspicio è che, quanto prima, la Banca ed i lavoratori possano trovare un punto di accordo, per definire il percorso comune che porti al superamento di questa fase difficile ed al rilancio del terzo istituto bancario del Paese”.