Quando la paura del dentista diventa una vera e propria forma fobica, viene denominata ''odonto-fobia''. In generale la fobia è un timore irrazionale e sproporzionato che l'individuo prova nei confronti di persone e/o situazioni che non dovrebbero provocarlo; si tratta di una nevrosi più o meno accentuata che determina alcuni sintomi caratteristici, quali: - tachicardia - sudorazione profusa - secchezza delle fauci - tremore - senso di soffocamento e respirazione difficoltosa - nausea - crisi ipotensive (in casi estremi anche collasso) - emicrania - debolezza muscolare con senso di perdita dell'equilibrio L'odonto-fobia è qusi sempre causata da esperienze negative che il soggetto ha vissuto in periodi precedenti: spesso durante l'infanzia, oppure come conseguenza di interventi traumatizzanti subiti. In questi casi, il ricordo traumatico determina l'insorgenza di un terrore quasi ingestibile strettamente collegato alla figura del dentista, al suo ambulatorio, alla vista delle strumentazioni,e addirittura al solo pensiero di avvicinarsi alla strada o all'edificio del medico. La prima reazione è quella di rimandare continuamente gli incontri con lo specialista, utilizzando farmaci ( come antidolorifici o antibiotici ) per cercare di superare le crisi dolorose causate dalla patologia dentale.
Successivamente, superata la fase acuta, il soggetto allontana da sè l'idea di recarsi dal dentista, in quanto i sintomi ansiosi innescati da tale prospettiva superano di gran lunga la malattia dentale. In tal modo si viene ad innescare un meccanismo psicologico per cui la fobia è sempre più radicata. Per affrontare questo problema ci sono alcune soluzioni. - Innanzi tutto è fondamentale avere un dialogo chiarificatore col proprio dentista di fiducia, affinchè si possa esprimere il disagio e l'ansia che stanno alla base della forma fobica. - Si possono avere anche colloqui con uno psicologo che, mediante terapie adeguate (psicoterapia psicodinamica, tecniche cognitivo-comportamentali, training autogeno, tecniche psico-relazionali) possa aiutare il paziente a riconoscere la paura ed affrontarla con le proprie forze. - E' fondamentale riuscire ad elaborare i conflitti inconsci (traumi pregressi) che sono la causa primaria di tale problema - Importantissimo si rivela anche il poter riconsiderare la figura del dentista, non più visto come un ''aguzzino'', ma considerato come un alleato che aiuta a risolvere i problemi dentali. - Si devono infine superare i sintomi organici causati dall'ansia. Dal punto di vista pratico esistono alcuni rimedi. - Agopuntura - Anestesia totale: nei casi più gravi, quando il terrore del dentista è tale da impedire qualsisasi approccio terapeutico, l'anestesia è l'unico rimedio attuabile per consentire allo specialista di effettuare i suoi interventi curativi - Sedazione conscia: si ottiene mediante l'inalazione (attraverso una maschera respiratoria) di una miscela gassosa di protossido d'azoto ed ossigeno.
Il paziente rimane sveglio, ma si trova in una condizione di grande rilassatezza, è calmo ed ha una sensibilità al dolore estremamente diminuita. Alla fine dell'intervento il paziente respira ossigeno puro per qualche minuto, ritornando vigile ed attivo, senza alcun fastidioso effetto collaterale - Ansiolitici: sono farmaci appartenenti alla categoria delle benzodiazepine, che hanno lo scopo di attenuare l'ansia e la paura, determinando uno stato di rilassamento psichico.