Dallo scorso 10 dicembre 2011, quando Casa Pound Firenze ha annunciato online una serata indimenticabile per festeggiare il cambio di sede, sono passati più di sei mesi. Oggi pomeriggio, sabato 7 luglio 2012, CasaPound Firenze inaugura la sua nuova sede di via Sant'Anna n. 3. L'inaugurazione inizierà con un'aperitivo al quale seguiranno la cena e il contest di Radio Bandiera Nera tra le varie redazioni eccezionalmente ospitate nella nostra città. La nuova sede è nella prima contrada a destra di via Cavour provenendo da Piazza della Libertà. Il segretario di Rifondazione Comunista, Andrea Malpezzi, avanza dure critiche sulla notizia dello spostamento, che ha già messo in allerta tutta la zona circostante: “Il fatto che la Polizia abbia già informato la cittadinanza che non sarà consigliabile oggi parcheggiare in zona, è segno evidente che anche le autorità si rendono conto che la presenza, e dunque la legittimazione, di certi soggetti, non porti niente di buono.
Si tratta di una precauzione che ci deve far riflettere, ma l’indignazione non basta. I nuovi gruppi di estrema destra si stanno prendendo libertà sempre maggiori e, allo stesso tempo, mi sembra che questi “fascisti del nuovo millennio” abbiano la memoria un po’ troppo corta: sono passati appena pochi mesi da quel 13 dicembre in cui un fanatico, simpatizzante di Casa Pound, cominciò a sparare all’impazzata in Piazza Dalmazia, uccidendo due senegalesi e ferendone tre; nonostante questo, i militanti di estrema destra adesso tornano alla ribalta e festeggiano il cambio di sede, come se niente fosse successo.
Come Rifondazione, e come già affermato nell’ordine del giorno al Congresso Regionale, ritengo che la situazione sia preoccupante e richieda la presenza attiva dei compagni sul territorio: dobbiamo riuscire a coniugare l’attività di gruppi e collettivi antifascisti e dell’ANPI, che resta la maggiore associazione antifascista. Dobbiamo reagire al fascismo strisciante del nostro tempo e possiamo farlo solo con una risposta unitaria e decisa: è la storia che ce lo insegna. Chiudere Casa Pound, e chiuderla subito, senza se e senza ma, è una priorità a cui non possiamo sottrarci!” Gianluca Casseri di Casapound Pistoia (nella foto col maglione rosso), colui che il 13 dicembre uccise Samb Modou e Diop Mor ferendo altri tre ragazzi, era presente già nel 2009 al polo universitario di Novoli in compagnia di altri esponenti di Casapound, quando provarono ad effettuare un volantinaggio.
Si distinguono chiaramente il responsabile provinciale fiorentino Saverio Di Giulio (rasato, di spalle, col cappotto nero) e quello regionale Fabio Barsanti (accanto a Casseri, giacca di pelle, con le mani in tasca).