Il 2011-12 si conferma ormai da mesi come il periodo più siccitoso dell’ultimo secolo. Le risorse idriche locali (falde, torrenti, pozzi) dopo una breve parentesi dovuta alle piogge tra i mesi di aprile e maggio, sono tornate al minimo o secche, e continua l’allerta per il periodo più caldo dell’anno, con afa record e consumi oltre la media. L’invaso di Bilancino, perno del sistema che disseta le province di Firenze, Prato e Pistoia, è oggi al livello di 247,74 metri sul livello del mare che equivale a 48 milioni di metri cubi sui 69 totali della diga.
Lo stesso giorno nel 2003 e 2007 (le altre due siccità degli ultimi 10 anni) conteneva rispettivamente un livello di 69 e 63 milioni di metri cubi di acqua. A fare il punto della situazione sull’emergenza idrica, in vista anche della Commissione Tutela delle Acque che si riunirà lunedì prossimo, sono stati in una conferenza stampa il presidente di Publiacqua Erasmo D’Angelis e la segretaria dell’Autorità di bacino del Fiume Arno Gaia Checcucci. “Abbiamo ridotto ferie e permessi per poter affrontare il periodo più duro della siccità più rischiosa dell’ultimo secolo con investimenti straordinari e piani di prevenzione.
Le piogge di aprile e maggio – spiega Erasmo D’Angelis - ci hanno sicuramente dato una grossa mano ma continua a pesare l’assenza quasi totale di piogge dell’autunno, dell’inverno e dell’inizio primavera scorsi. Monitoriamo continuamente la capacità delle nostre risorse idriche di falda e sotterranee e l’estate è salva se riusciremo tutti ad evitare i grandi sprechi di acqua potabile per usi impropri (lavaggio auto, annaffiamento e altro) e non idropotabili o per l’igiene personale.
La differenza con le ultime siccità la stanno facendo le infrastrutture e gli impianti moderni, ma dobbiamo impegnarci a sprecare meno per poter bere tutti. La nostra media di consumo – conclude D’Angelis - è di 220 litri d’acqua a testa al giorno, siamo terzi nel mondo ed è un po’ troppo, si può vivere bene tranquillamente con 150 litri. Senza dimenticare i settori dell'agricoltura e dell'industria che utilizzano l'80 per cento dell'intera acqua potabile erogata e sono necessariamente chiamati a modificare tecniche e tecnologie utilizzando sistemi alternativi”. “È senza dubbio la peggior siccità degli ultimi 60 anni, in alcune aeree addirittura degli ultimi 100 anni – ha spiegato Gaia Checcucci Segretario Generale dell'Autorità di bacino del fiume Arno - confermiamo l'allarme sulla difficile situazione idrica che abbiamo lanciato nei mesi passati.
Siamo costretti a ricordare che siamo in emergenza da settembre dello scorso anno e che dopo le piogge di aprile c'è stato un calo del livello di attenzione su questo problema. Le analisi dei dati mostrano un quadro preoccupante: l'indice SPI, indice di piovosità europeo, mostra come negli ultimi sei mesi la fotografia del bacino dell'Arno evidenzi un territorio afflitto da bassissime precipitazioni. Le nostre elaborazioni sulla quantità di acqua presente nel territorio dell'Arno, compreso Bilancino che serve oltre un milione di abitanti, ci dicono che nei prossimi mesi dobbiamo prepararci ad affrontare situazioni di forte criticità sull'intero bacino.
Le alte temperature di questi giorni e le scarse precipitazioni previste nei prossimi mesi non fanno sperare in un miglioramento delle riserve di acqua. Un grande aiuto deve arrivare dalle ordinanze delle Amministrazioni di Province e Comuni per limitare l'utilizzo di acqua e dai comportamenti dalle persone, a partire dai piccoli gesti quotidiani risparmiando ed evitando gli sprechi di acqua”. Infine, D'Angelis e Checchucci informano che “visto il perdurare dell'attuale carenza idrica i tecnici di Autorità di bacino dell'Arno e di Publiacqua, di supporto all'attività della Commissione tutela delle acque, seguiranno costantemente e in tempo reale l'evolversi della situazione”.
Come è emerso dall’assemblea svoltasi ieri all’Anconella con amministratori dei 49 Comuni, sono state emesse ordinanze contro gli sprechi di acqua e verrà rafforzata la vigilanza. Per rafforzare il messaggio anti-spreco, dal 1 luglio partirà la seconda fase della campagna di comunicazione “Acqua usiamola a modino!” con testimonial d’eccezione Paolo Hendel e Chiara Francini. Hendel vestirà i panni di Leonardo da Vinci con spot per giornali, radio, tv e internet tutti dedicati al risparmio idrico e all’uso corretto dell’acqua.
Nel corso della conferenza stampa sono stati presentati, oltre ai dati dell’invaso di Bilancino e lo stato del bacino dell’Arno, anche gli investimenti straordinari che Publiacqua ha messo in campo per gestire questa emergenza idrica. Si tratta di circa 40 milioni euro per il triennio 2012-2014, anticipando, in alcuni casi, la realizzazione di interventi programmati per annualità future o inserendo nel piano opere non previste precedentemente. Gli interventi riguardano tutto il territorio gestito dall’azienda nelle province di Firenze, Prato, Pistoia e Arezzo per l’ottimizzazione dei sistemi idrici, l’interconnessione tra schemi idrici diversi, la riduzione delle perdite con il rafforzamento delle squadre notturne e la realizzazione di nuovi pozzi e collegamenti tra impianti e serbatoi.
Per seguire in diretta l’evolversi dell’emergenza idrica (aggiornamento dati su piogge, livello degli invasi e delle risorse locali con la possibilità di monitorare il tutto comune per comune), informarsi e consultare varie sezioni dedicate al risparmio idrico (le ragioni, il decalogo, gli strumenti) e anche vedere tutti i materiali video, audio e foto dedicati alla campagna con Paolo Hendel “Acqua usiamola a modino!” sono attivi da inizio giugno il primo sito italiano dedicato interamente al risparmio idrico www.acquausiamolabene.it (che va ad aggiungersi ai già esistenti www.publiacqua.it www.acquadelrubinetto.it e www.arnopulito.it), i profili Twitter (Acqua usiamola bene @risparmioacqua e Publiacqua @publiacqua), Facebook (Acqua usiamola bene) e il canale You Tube (Publiacqua).