La rete stradale della Provincia di Firenze da oggi è controllata dal “Supervisore della mobilità”. Il supervisore è un sistema integrato per il controllo e la gestione centralizzata della mobilità - sia pubblica che privata - che permette previsioni e misure di regolazione sulla rete viaria.Il nuovo sistema, realizzato da SWARCO MIZAR, non solo compie un monitoraggio continuo sugli oltre 10.000 km che compongono la rete viaria del territorio provinciale fiorentino (compresa la Fi.Pi.Li) ma, grazie al confronto con le serie storiche con il contesto di riferimento (picco mattutino/fascia di morbida, feriale/festivo, ecc), il supervisore determina lo stato corrente della rete stradale, prevedendone l’evoluzione sull’orizzonte di un’ora, e suggerisce le soluzioni per mitigare gli eventuali disagi.Il Supervisore raccoglie ed elabora i dati che provengono da più fonti (comprese 150 telecamere, oltre 200 semafori, 130 sensori di traffico, 10 parcheggi, la flotta del trasporto pubblico metropolitano, gli eventi di traffico, ecc.), tiene conto della situazione meteo e registra i livelli d’inquinamento sul territorio provinciale.
“Il Supervisore – spiega l’assessore provinciale all’Innovazione Renzo Crescioli – non solo ci consente una gestione in tempo reale del traffico sul territorio provinciale, ma ci permette anche di partecipare a progetti europei e progetti smart cities, collocandoci di fatto tra le città che hanno infrastrutture tecnologiche di avanguardia per la gestione della mobilità. Di sicuro tra i vari progetti smart city che abbiamo in corso questo è secondo me il più importante e innovativo.
Si tratta di uno strumento che aiuterà ad ottenere una gestione dei flussi di traffico più razionale e quindi una mobilità più efficiente e sostenibile. Grazie all’innovazione dunque potremo avere città più amiche dei cittadini, sia dal punto di vista ambientale che da quello delle possibilità di spostarsi”. Il sistema sarà fruibile dalla Polizia municipale di tutti i Comuni del territorio provinciale ed i vari responsabili della mobilità urbana – per quanto di loro competenza – potranno intervenire direttamente sulla regolazione del traffico utilizzando proprio il “Supervisore”.
Ma i dati sul traffico non saranno riservati soltanto agli addetti ai lavori. Tra qualche mese tutte le informazioni sulla mobilità, compresi il livello di traffico delle principali arterie e la posizione dei singoli autobus, saranno a disposizione di tutti i cittadini sul portale internet e anche tramite smartphone, grazie alla piattaforma di infomobilità che integrata con il sistema di supervisione.Le informazioni sullo stato del traffico saranno veicolate agli automobilisti anche tramite i pannelli a messaggio variabile (una sessantina circa di cui una dozzina nel comune di Firenze).
Il sistema può suggerire anche in automatico i messaggi da inviare ai pannelli. Il supervisore della mobilità utilizza anche i dati provenienti dal sistema AVM di Ataf per stimare la velocità di percorrenza dei mezzi pubblici. Inoltre, il sistema permette l’inserimento di nuovi eventi di traffico da parte di operatori qualificati (polizia municipale, polizia provinciale, protezione civile, ecc) che possono così segnalare in tempo reale eventuali code, incidenti, frane o altri episodi relativi al traffico veicolare.
A queste nuove informazioni il sistema automatico reagisce ripartendo i flussi veicolari attraverso una nuova assegnazione di traffico. “Il progetto Simone e la lunga esperienza di Swarco Mizar – spiega l’Ing. Gino Franco – Direttore Innovazione di SWARCO MIZAR – sulle architetture per sistemi “aperti” e sulle tecniche di open-data, hanno permesso al Supervisore della Provincia di Firenze di contribuire ai nuovi standard di riferimento con “best practice” che sono ora prese in esame, ed adottate, anche da altri progetti in Europa e nel mondo.
I benefici sono sperimentati dai cittadini, in termini di efficienza del trasporto, misurabile in riduzione dei tempi di viaggio e minore stress. Gli operatori della mobilità ricavano vantaggi, in termini di facilità d’uso ed efficienza operativa, in questo caso misurabili come riduzione dei costi di manutenzione e gestione. Il Supervisore della Mobilità è un importante strumento per gli operatori e i servizi da esso abilitati sono destinati a diventare l’inseparabile compagno del cittadino in mobilità, di cui contribuiranno a migliorare la qualità della vita”.
“La realizzazione del Supervisore del Traffico - spiega l'assessore alla ricerca e politiche europee Cristina Giachi - promossa da Matteo Renzi fin da quando era Presidente della Provincia, e presente nel programma di governo del Comune di Firenze, è il frutto di una partnership molto efficace tra Provincia e Comune di Firenze, che vede il suo elemento chiave nella idea di una città che dialoga e informa i cittadini in tempo reale. La realizzazione del supervisore è resa possibile dal grande lavoro di integrazione tecnologica e organizzativa con i sistemi di mobilità direttamente e indirettamente gestiti dal comune di Firenze, tra cui i sensori di rilevamento del traffico, il controllo semaforico, i portali di accesso alla zona a traffico limitato, i pannelli a messaggio variabile, il sistema delle telecamere, i dati sulla capacità residua dei parcheggi, la centrale Ataf, la gestione ordinanze del traffico, la nuova frontiera delle applicazioni open data sulla mobilità, solo per fare alcuni esempi.
Il Progetto di supevisore del traffico – ha aggiunto l’assessore Giachi – ha rafforzato i legami tra Firenze e Mizar, che ha recentemente aperto una propria sede in città, al Parco Urbano dell'Innovazione presso le Murate, credendo nel progetto di realizzazione di un hub di imprese innovative che lavorano sulla città intelligente. Elementi che faciliteranno l’evoluzione verso nuovi progetti sempre più avanzati nel mondo delle smart cities”. La realizzazione del “Supervisore” rientra nel progetto S.I.Mo.Ne (Sistema Innovativo di gestione della Mobilità per le aree metropolitane) al quale aderiscono anche le città di Cagliari, Bologna e Firenze.
Il sistema adottato dalla Provincia di Firenze è comunque progettato in moda tale da poter essere utilizzato anche in territori limitrofi e anche nell’ambito di una futura città metropolitana.