Trascorrere ore piacevoli all'aria aperta, conoscere posti nuovi, mantenersi in salute. È questo il senso del trekking, un'attività che non richiede grande impiego di tempo e denaro, e che si può praticare anche senza affrontare faticosi spostamenti verso luoghi ameni e distanti. Anzi, città come Firenze offrono molti più luoghi adatti a lunghe passeggiate di quanti se ne possano immaginare: ce lo assicura Stefano Bugetti, medico e appassionato di escursioni, che ha appena dato alle stampe una guida originalissima: Ventisei passeggiate con la tramvia.
Trekking urbano a Firenze e Scandicci (pp. 232, euro 18), in uscita per l'editrice Polistampa. Podista, mountain biker e maratoneta, Bugetti è da sempre un vero amante dell'attività motoria all'aperto. La sua esperienza e la sua curiosità lo hanno spinto a girare in lungo e in largo la città per individuare ventisei percorsi, adatti a escursionisti più o meno esperti, lontani dalle automobili o comunque su strade a bassa intensità di traffico, con un importante punto in comune: tutti iniziano e finiscono in corrispondenza di una fermata della linea 1 della tramvia, quella che porta dalla stazione di Santa Maria Novella fino a Villa Costanza a Scandicci.
Per ognuna delle possibili camminate, la guida riporta lunghezza, dislivello complessivo, tempo di percorrenza e consumo energetico, ma anche utili informazioni storiche sui luoghi che si possono vedere lungo l'itinerario, con una particolare attenzione sia verso monumenti ed edifici storici, sia verso flora, fauna e aspetti naturalistici. Perché, spiega l'autore, quando ci riferiamo ad una grande città, specialmente alla periferia, non dobbiamo pensare subito all'aria inquinata e al grigiore del cemento: gli angoli verdi sono numerosissimi, basta cercarli.
E Firenze non è certo digiuna di bellezze naturali, anche se molti pensano soltanto alle Cascine: ci sono i parchi, le colline, i luoghi panoramici e le aree verdi, specialmente quelle lungo la rete fluviale. Tutte zone di forte fascino, alcune conosciute alcune meno, che Bugetti ha immortalato con il suo obiettivo, mostrandosi anche eccellente fotografo e arricchendo il suo libro con una galleria di scatti che ci portano verso destinazioni 'esotiche' senza neanche uscire di casa. "L'obiettivo sostanziale della guida", racconta il dottor Bugetti, che ne consiglierà senz'altro l'acquisto ai suoi pazienti, "è la ricomposizione naturale tra il corpo, che cammina, e la mente, che immagina, osserva e riflette.
Solo un perfetto equilibrio tra le due parti di noi ci fa cogliere la bellezza del nostro esistere". Gherardo Del Lungo