Nella tarda mattinata di ieri le volanti hanno denunciato per truffa aggravata 4 giovani di età compresa tra i 20 e i 23 anni. Indossando tute da lavoro, casacche arancioni fluorescenti con tesserini riportati foto e la dicitura “RILEVATORE FUGHE DI GAS”, avevano messo a segno una serie di raggiri nella zona di Novoli, principalmente ai danni di anziani. La segnalazione al 113 è arrivata da un condominio di viale Redi dove la polizia ha sorpreso all’opera 2 ragazzi albanesi. Gli altri (un italiano e un algerino) sono stati rintracciati poco distanti da un’altra pattuglia.
Gli agenti hanno sentito numerosi testimoni ricostruendo così il “modus operandi” del gruppo: presentandosi a coppia alla porta delle loro vittime come tecnici del gas, gli indagati istallavano un’apparecchiatura di prevenzione e sicurezza intascandosi 199 euro a visita. Secondo quanto riferito, inoltre, dalle parti lese accertate fino ad ora (3 donne di 74, 87 e 90 anni), i fantomatici “tecnici del gas” proponevano l’acquisto del loro “presidio salvavita” (di esiguo valore commerciale) persuadendo in maniera molto convincente le controparti.
Oltre ad una inesistente obbligatorietà di legge, tra le motivazioni propinate dai venditori circa l’assoluta necessità dell’operazione commerciale, almeno in un’occasione era stato riferito ad un contraente che il mancato acquisto del prodotto avrebbe comportato il pagamento di una multa da 95 euro. Sono in corso accertamenti per verificare se siano stati messi a segno altri raggiri con le medesime modalità, nonché eventuali responsabilità della ditta che ha rilasciato i tesserini di riconoscimento alle 4 persone denunciate, provvedendo inoltre alla fornitura degli apparecchi per la rilevazione del gas venduti con tanto di contratto.
I giovani (tutti incensurati) sono risultati lavorare per un’azienda (con sede fuori Firenze) che sembrerebbe promuovere appunto la vendita di dispositivi di prevenzione e sicurezza tramite iniziative commerciali di carattere privato.