Quelli dei cittadini che non ce la fanno più ad arrivare alla fine del mese non sono più casi isolati. I bisogni, le richieste di interventi economici sono in sensibile aumento e ad avanzarli sono soprattutto giovani coppie e famiglie numerose. Cittadini sull’orlo dell’indigenza, che non riescono a pagare le spese della quotidianità, a saldare le bollette dei servizi pubblici, a sostenere l’assicurazione dell’auto, o la quota del trasporto scolastico. Piccoli debiti che, sommati, rischiano di soffocare le famiglie schiacciati dal peso delle difficoltà finanziarie.
E’ dalla rilevazione di questo fenomeno dilagante e dal costante incremento delle richieste d’aiuto da parte delle famiglie del territorio che la Misericordia di Tavarnelle e Barberino lancia l’idea di istituire un fondo di solidarietà condiviso e supportato da una rete di soggetti locali. Un aiuto concreto e immediato che potrà essere erogato a favore delle famiglie in condizioni precarie, accertate da Isee e stato di famiglia, attraverso la sinergia dell’Unione dei Comuni e delle associazioni presenti sul territorio.
Per il momento il progetto può contare sul supporto della Misericordia, dei Comuni di Barberino e Tavarnelle, delle associazioni Calcit, Circolo Arci La Rampa, Mcl, Polisportiva di San Donato e Tavarnelle, Società Filarmonica San Donato e potrà accogliere nuove adesioni nel corso della serata di presentazione che si terrà martedì 24 aprile alle ore 21,30 nella sede della Confraternita in di via Naldini alla presenza del governatore Sergio Berti e dei sindaci Maurizio Semplici (Barberino Val d’Elsa) e Sestilio Dirindelli (Tavarnelle Val di Pesa). “E’ un’iniziativa molto valida – dichiarano i sindaci Sestilio Dirindelli (Tavarnelle Val di Pesa) e Maurizio Semplici (Barberino Val d’Elsa) – che dimostra ancora una volta la necessità di restare compatti e unire le forze; il fondo offrirà un supporto immediato ai bisogni crescenti delle famiglie in difficoltà e lo fa in un momento quanto mai opportuno; infatti, nonostante gli sforzi dei Comuni, le risorse si rivelano insufficienti a causa dell’azzeramento dei fondi statali sul sociale”. Tuttavia a Nove da Firenze risulta che il fondo pubblico dedicato ai servizi sociali dei due comuni del Chianti da alcuni anni si riveli in avanzo, cioè a dire che i servizi sociali comunali non spendono da tempo tutti i soldi che le amministrazioni mettono a loro disposizione.
E di questo dovrebbero essere al corrente anche le associazioni coinvolte nel Fondo di solidarietà. E' singolare che ad esso concorrano economicamente gli enti locali che non hanno speso in passato le risorse disponibili. Ma allora le somme stanziate sono sempre le stesse? Si tratterebbe di una partita di giro e un gioco delle parti basato sul luogo comune che i tagli alla spesa pubblica siano sempre da addebitare al Governo centrale.