Dopo la sentenza del Tar che aveva rigettato la sospensiva in attesa dell'udienza, nell'appello, il giudice del Consiglio di Stato ha dato ragione a 12 ambulanti con una «Sospensione» provvisoria (e parziale) del provvedimento con cui il Comune di Firenze ha deciso lo spostamento di una parte dei bachi di cui uno di fronte alla facciata della basilica. Accolta la richiesta di quattro avvocati che difendono gli ambulanti "sfrattati" dal Comune. Il provvedimento vale fino all'udienza del 4 maggio. «Il provvedimento di sospensione adottato dal Consiglio di Stato è una misura a carattere esclusivamente temporaneo, adottata dal Presidente, con proprio decreto, solo sulla scorta degli atti e dei documenti prodotti dai ricorrenti ed ha efficacia solo fino alla camera di consiglio, fissata per il 4 maggio, nella quale si discuterà l'appello proposto dagli ambulanti per la riforma della ordinanza del Tar che ha loro negato la sospensione».
E’ quanto precisa il vicesindaco Dario Nardella. «Il provvedimento – ha spiegato il vicesindaco – non contiene, in sé, alcun giudizio sull’operato del Comune di Firenze, dato che il Presidente del Consiglio di Stato ha adottato il decreto di sospensione senza neppure avere avuto la possibilità di leggere gli atti del Comune. Tutto ciò non cambia la sostanza dell'azione del Comune sul riassetto del mercato di San Lorenzo poiché non si mette in discussione l’interesse pubblico che è alla base della delibera del consiglio comunale». «Su San Lorenzo prevalga il buon senso e la politica trovi un punto di mediazione».
E’ l’invito rivolto da Marco Stella, capogruppo del PdL. «Non ci siamo demoralizzati dopo la sentenza del tribunale amministrativo regionale che rifiutava la sospensiva per lo spostamento dei banchi dalla piazza – ha commentato l’esponente del centrodestra – come oggi non esultiamo per la decisione del consiglio di stato che invece l’accoglie». «Su questa vicenda – secondo Stella – ha fallito la politica e la capacità di trovare punti di equilibrio tra diverse esigenze.
Crediamo che sull’area di San Lorenzo vi sia molto da fare, partendo dall’eliminazione del degrado e del commercio abusivo. Abbiamo sempre sostenuto, però, che soltanto con la partecipazione di tutti i soggetti che lavorano e operano su San Lorenzo sarà possibile dare vita nuova al quartiere». «Ora – ha proseguito il capogruppo del PdL – spetta all’amministrazione comunale mettere insieme tutti i soggetti e lavorare per fare di San lorenzo un quartiere speciale. Gli operatori avevano presentato al Comune un progetto che può rappresentare un punto di equilibrio tra le varie esigenze.
Tuttavia, se questo non soddisfa l'amministrazione, non si abbandoni la trattativa ma si cerchino nuove soluzioni» «Spostare 80 attività dalla piazza – ha concluso Stella – significa mettere sul lastrico 80 imprese ed oltre 200 famiglie. Ora la politica ha una vera occasione di dare una risposta concreta ai problemi, non la getti al vento».