"Il Comune non sembra affatto preoccupato per la mancanza delle autorizzazioni della Sovrintendenza per il passaggio della tramvia nella palazzina Mazzoni, - afferma il consigliere comunale Tommaso Grassi - ma a noi preoccupa sopratutto per le possibili conseguenze che questa spada di Damocle può comportare sul mezzo tranviario e per la mancanza di trasparenza della parte politica dell'Amministrazione Renzi." "Solo alcune settimane fa infatti l'Assessore Mattei rispondendo in aula ad una interrogazione aveva sostenuto che la situazione si era sbloccata e che RFI avevano depositato presso la sovrintendenza un progetto definitivo che poi era stato approvato da quest'ultimo ente: ma gli articoli di stampa e la risposta di stamani dell'ufficio del Comune alla nostra richiesta accesso agli atti invece dimostrano che era un bluff quanto dichiarato in Consiglio dall'esponente della giunta Renzi." "Di fronte a questa situazione siamo noi, come Comune, a dover pretendere che le Ferrovie rispettino l'accordo dello scorso 3 agosto che conteneva appunto impegni certi e scadenze entro le quali RFI doveva presentare i progetti e convocare la conferenza dei servizi per l'approvazione del passaggio della tramvia dalla palazzina Mazzoni: - conclude Grassi - i 4 mesi di tempo a disposizione di RFI sono scaduti ormai da gennaio e, dopo aver perso almeno un anno senza che si sia mosso nulla, sentirsi dire adesso che il Comune ha mandato delle lettere di sollecito ci fa sorridere e pensare che quanto ipotizzato stamani sui giornali dalla Sovrintendente Marino non sia poi così irrealistico."
Grassi : Una pesante spada di Damocle sulla realizzazione della tramvia
Il consigliere comunale chiede come si pensa di risolvere il problema del passaggio nell'edificio vincolato