Doppio appuntamento quello di oggi al Meyer con l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia. Prima, con il direttore generale del Meyer Tommaso Langiano, l’assessore ha partecipato al convegno su “La rete pediatrica regionale”, nell’Aula Magna dell’AOU Meyer, poi ha inaugurato le nuove camere di degenza del Centro Ustioni, riservate agli ustionati gravi. Nel corso del convegno è stato presentato il documento che disegna la Rete Pediatrica Regionale, per una pediatria davvero a misura di bambino, nel segno dell’accessibilità dei servizi sanitari, di un ulteriore miglioramento dell’assistenza, di un lavoro corale che coinvolga i professionisti, ma anche i pazienti e i loro familiari. “La Regione dedica da anni grande attenzione all’area materno infantile, pediatrica, neonatologica, come testimoniano gli ultimi tre Piani Sanitari – ha detto Daniela Scaramuccia– Il bambino, l’adolescente e la sua famiglia sono ora al centro dell’ulteriore sviluppo della rete pediatrica regionale, uno sviluppo che parte dai professionisti, disegnato attraverso un percorso che ha coinvolto per circa tre mesi i professionisti toscani.
Uno sviluppo che sempre di più pone al centro il bambino, ovunque risieda, e garantisce l’innovazione e la ricerca della cura, valorizzando le eccellenze presenti nel nostro territorio”. Il documento che oggi è stato presentato è frutto di un impegno che per tre mesi ha coinvolto tutti i professionisti della Toscana, le Aziende Sanitarie, le Aziende Ospedaliero Universitarie e la Fondazione Monasterio e che si è ulteriormente arricchito dei contributi emersi dalla Conferenza di consenso, promossa dal Consiglio Sanitario Regionale.
Il documento nasce dunque da una condivisione ampia e partecipata, che valorizza tutte le eccellenze sparse per la Toscana. Una Rete che prevede una condivisione complessiva tra la Regione, le Aree Vaste e per l’occasione la ricostituita Commissione sanitaria regionale. Con l’occasione è stata anche rinominata la commissione pediatrica regionale che, nell’ambito del consiglio sanitario, ha il compito di definire le linee guida e i percorsi assistenziali della rete pediatrica. Una Rete Pediatrica Regionale a misura di bambino Il modello ispiratore della rete è il cosiddetto “web model”, una rete collaborativa orientata a promuovere e valorizzare le competenze dei singoli nodi che la compongono (aziende, specialisti), costruita intorno a percorsi assistenziali.
L’assenza di organizzazione gerarchica dei vari “nodi” e la conseguente valorizzazione di ciascuna specificità si armonizzano con un assetto organizzato per complessità di cure. Tra le novità salienti del documento, le “cliniche di transizione”, che prevedono l’articolazione della rete pediatrica con il sistema di cure dell’adulto, per poter seguire i pazienti (in particolare quelli di alcune patologie come diabete, fibrosi cistica, nefropatie, malattie reumatologiche e dermatologiche) nel delicato passaggio bambino-adolescente-adulto. Questi i dati che fotografano la Rete pediatrica e neonatologica regionale al 2010: Numeri di nati della rete pediatrica e neonatologica regionale: Area Vasta Nord Ovest, 10.809 nati; Area Vasta Centro, 15.106; Area Vasta Sud Est, 7.107. Numero Punti Nascita: Area Vasta Nord Ovest 11; Area Vasta Centro, 9; Area Vasta Sud Est 7. Quanto alle dotazioni strutturali, la Rete pediatrica regionale conta sul seguente numero di reparti: Area Vasta Nord Ovest, 10 reparti; Area Vasta Centro, 7; Area Sud Est, 5. Ricoveri ordinari: Area Vasta Nord Ovest, 5.670 ricoveri ordinari; Area Vasta Centro, 6.702; Area Vasta Sud Est, 4.559. Ricoveri diurni (day hospital): Area Vasta Nord Ovest, 1.765 ricoveri diurni; Area Vasta Centro, 17.678; l’Area Vasta Sud Est, 1.610. Numero di prestazioni di pronto soccorso: Area vasta Nord Ovest, 71.034 prestazioni; Area Vasta Centro, 90.426; Area Vasta Sud Est, 49385. I pediatri di famiglia.
Nell’anno 2010 sono stati censiti 440 pediatri di famiglia operanti nella regione. Gli assistiti complessivi sono stati 394.945, di cui 193.309 di età compresa tra 0-6 anni e 7.596 tra 14-16 anni. In merito alle modalità di lavoro, i pediatri di famiglia toscani sono così organizzati: 38% pediatra di famiglia unico; 30% in associazione; 26% in gruppo; 6% in rete e/o con altre associazioni. Le nuove camere per i gravi ustionati del Centro ustioni dell’AOU Meyer Sono due camere di degenza in grado di accogliere i pazienti più gravi, ovvero con ustioni che superano il 35% della superficie corporea.
L’allestimento ha comportato modifiche strutturali, al fine di garantire percorsi sicuri per i piccoli pazienti, il filtraggio di aria pressurizzata e dotazioni specifiche. “L’inaugurazione delle due camere di degenza per i grandi ustionati qui al Meyer è un tassello importante della rete pediatrica e neonatologica toscana – ha detto l’assessore Scaramuccia – Il taglio del nastro a cui partecipo oggi consente un’implementazione ulteriore del Centro ustioni del Dipartimento di chirurgia pediatrica del Meyer, già punto di riferimento nazionale in questo settore, consentendo il consolidamento del percorso di assistenza dei pazienti gravemente ustionati, con dotazioni che garantiscono la presa in carico di tutti quei bambini e adolescenti con ustioni più gravi.
Un’altra struttura che cresce, mettendosi in rete, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente l’assistenza per i bambini toscani e non solo”. Il Centro Ustioni del Meyer, istituito nel 1954, è un Centro di riferimento non solo toscano, ma nazionale, ed è capace di farsi carico di pazienti con ustioni gravi, mediante un approccio multidisciplinare. Ricovera circa 80 piccoli pazienti l’anno, che necessitano di terapie chirurgiche, e ne segue 300 l’anno a livello ambulatoriale.