La grande tradizione artigianale delle terrecotte fiorentine torna nel cuore della città: le nuove grandi fioriere che abbelliranno strade e piazze del centro saranno studiate e realizzate grazie ad un lungo lavoro di ricerca di forme e materiali, specificamente studiati per questo tipo di lavorazione. I primi 22 vasi saranno destinati a via Tornabuoni e sostituiranno quelli attuali in resina, scelti provvisoriamente in occasione della pedonalizzazione della strada. “Realizzare anche un semplice addobbo verde deve per forza misurarsi con un contesto di tale bellezza che impedisce la volgarizzazione anche del più piccolo elemento di arredo che si utilizza” afferma l’assessore alla’Ambiente Caterina Biti, che spiega la scelta di incaricare l’architetto del Comune Lucia Chellini di studiare e progettare due prototipi di modelli: entrambi di circa 1 metro di diametro, uno a conca e l’altro a vaso conico, sono ora in fase di realizzazione in una fornace di Impruneta.
I nuovi vasi si ispirano a quelli storici presenti nelle varie collezioni botaniche, in particolare di agrumi, custoditi nelle ville fiorentine; mentre il festone riprende un bellissimo vaso del 1620 conservato a villa il Tasso. La tecnica di realizzazione è quella tradizionale a “colombino”, che consiste nel formare il vaso modellandolo a mano per settori circolari a partire dal fondo. L’argilla da cui viene realizzato l’impasto è il “Galestro” di Impruneta, che contiene una percentuale particolare di ossidi di ferro e che, una volta cotto, dà origine alla particolarissima tonalità di rosso caratteristica di prodotti di altissima qualità.
“Tutte queste caratteristiche portano alla realizzazione di manufatti che per consistenza materica, colore e forma sono unici al mondo – sottolinea il direttore dell’Ambiente Pietro Rubellini – Il modello che vedremo in via Tornabuoni sarà utilizzato anche per le future realizzazioni di addobbi tradizionali fiorentini nelle altre parti della città”. Ogni vaso costerà all’amministrazione circa 600 euro: “Una cifra davvero irrisoria per un vaso fatto a mano di queste dimensioni e realizzato con tecnica e materiali tradizionali imprunetini – spiega Rubellini – Basta pensare che un vaso di resina plastica delle medesime dimensioni costa circa 190/200 euro, e un vaso di terracotta a stampo ne costa 400/500.
Firenze si merita questo e ben altro”. Conclude l’assessore Biti: “Non possiamo permetterci di continuare ad utilizzare materiali non consoni ad una città come Firenze. Non è solo una questione di rispetto nei confronti della nostra storia ma anche di tutela di un’immagine con un valore economico che si riverbera sull’intero territorio. Siamo convinti di questo e continueremo su questa strada, perchè vogliamo sfruttare tutta la bellezza della nostra città, non solo dei luoghi più famosi ma anche degli angoli più nascosti e meno conosciuti”.