Sono oltre 192mila i rapporti di lavori registrati dai Centri per l’impiego della Provincia di Firenze nel corso del 2011 (192.545 per la precisione). Quasi 100mila (98.178) hanno avuto come soggetto le donne, che rappresentano il 51% del totale, e oltre 94mila gli uomini. Gli avviamenti si hanno per la maggior parte tra Firenze città (oltre 128mila) e Sesto Fiorentino (20.961). Il 30% dei rapporti di lavoro riguarda persone di età compresa tra 26 e 34 anni. Rispetto al 2010 emerge un incremento di oltre 4.500 avviamenti che hanno interessato in gran parte la componente femminile (2.767 sul totale).
Si conferma una certa stagionalità nei nuovi rapporti di lavoro: il saldo migliore tra 2011 e 2010 si registra infatti in aprile, in apertura della stagione turistica estiva (+3.033 avviamenti). Quello peggiore nei mesi di novembre e dicembre (-3.000 assunzioni). I macrosettori numericamente più interessanti per gli avviamenti al lavoro sono: servizi di alloggio e ristorazione (54.797), manifatturiero (23.398), commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli (10.594), noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (9.940).
Relativamente al manifatturiero, le qualifiche con il maggiore numero di avviamenti sono quelli della pelletteria (7.338), metallo (3.222), alimentare (2.104), abbigliamento e pellicceria (2.056). Nel turismo le figure professionali più richieste sono: camerieri (23.430), commessi (6.926), personale addetto alla pulizia in esercizi alberghieri (5.057). Nell’area dell’assistenza alla persona i profili che registrano il maggior numero di rapporti di lavoro si concentrano in assistenza personale a domicilio (4.056) e collaboratori domestici (3.710). “Ci sono comparti specifici che trainano la richiesta d’occupazione – dice Elisa Simoni, Assessore a Lavoro e Formazione della Provincia di Firenze – I settori che tirano in questo momento sono turismo, manifattura, pelle e industrie tessili: basta pensare che il comparto moda rappresenta complessivamente quasi il 50% degli avviamenti nel manifatturiero.
Ed è lì che dobbiamo da una parte incentivare la formazione, dall’altra indirizzare i lavoratori del nostro territorio”. Un altro aspetto interessante dello scenario occupazionale fiorentino è l’aumento del lavoro dei cittadini stranieri: nel 2011 gli avviamenti di questo tipo sono stati 52.867 con un punto percentuale d’incremento rispetto al 2010. La componente femminile con 26.984 avviamenti (51%) supera quella maschile con 25.883 movimenti. “Il lavoro dei cittadini stranieri ha ormai raggiunto numeri importanti a livello assoluto – prosegue Simoni – dal momento che rappresenta il 27,5% del totale degli avviamenti, anche se dobbiamo rilevare che eiste un rapporto tra lavoro precario, mal pagato poco professionalizzato e avviamenti dei lavoratori stranieri”. Passando alle tipologie contrattuali, il tempo determinato registra 68.946 avviamenti (35,8% degli avviamenti totali), il lavoro interinale 19.836 rapporti, quello a progetto 17.342 comunicazioni, il lavoro intermittente a tempo determinato 9.986 contratti e il lavoro occasionale 9.838 avviamenti.
In tutto si tratta di 116.110 rapporti di lavoro pari al 60,30% del totale. Accanto all’incremento dei contratti a termine registriamo un segnale positivo, per la prima volta negli ultimi cinque anni, nel tempo indeterminato: nel 2011 si sono registrati 20.691 avviamenti di questo tipo (2.831 in più rispetto al 2010). “Un dato che dobbiamo ancora interpretare e valutare” - afferma l’Assessore provinciale al Lavoro – perché concentrato in alcuni settori, con contratti prevalentemente part time, che occupano in larga misura lavoratori stranieri.
L'incremento di questa tipologia contrattuale potrebbe non essere attribuibile solo all'emersione”. Tra i dati più critici anche la durata effettiva dei rapporti di lavoro: nel 2011 oltre 74mila hanno avuto durata inferiore a un mese e più di 37mila tra uno e quattro mesi (nel 2010 rispettivamente 78mila e 35mila). “Oltre la metà dei contratti registrati nel 2011 ha avuto durata inferiore ai 4 mesi – osserva Simoni – Ciò significa che sempre più il lavoro, maschile o femminile, è frammentato e polverizzato”. Preoccupano infine i dati legati alla cassa integrazione: se rimane stazionaria quella ordinaria (nei primi due mesi dell’anno cala di 11.454 ore), cresce in maniera rilevante quella straordinaria, (+302.774 ore).
La cassa in deroga evidenzia una flessione di 137.819 ore. Nel complesso, nei primi due mesi del 2012, nella provincia di Firenze sono state autorizzate 1.756.870 ore, con un incremento di 153.501 ore rispetto allo stesso periodo del 2011. Il peso dell’area fiorentina sulle ore di cassa autorizzate dall’Inps regionale passa dal 23,4% del 2011 al 32,9% dei primi mesi del 2012. “Al di là dei dati che ci toccano da vicino – conclude Elisa Simoni – ci preoccupa la trattativa in corso a livello nazionale tra Governo e parti sociali.
In questa delicata fase di trattativa, che sembra assumere nelle ultime ore toni più costruttivi, rimane centrale il tema delle risorse che, auspichiamo, venga chiarito quanto prima” conclude Elisa Simoni.