“Basta con la vigliaccheria stradale. Togliamo la benda e la bandana al Pirata della strada”. Questo è lo slogan dell’iniziativa nazionale contro la pirateria stradale che è stata presentata in contemporanea in quattro città tra cui Firenze (le altre sono Milano, Roma e Forlì). Un progetto promosso dall'ASAPS (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale) e sostenuto da AIFVS ( Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada), ALG (Associazione Lorenzo Guarnieri), AGB (Associazione Gabriele Borgogni) e FoxPol (Associazione Formazione e Sicurezza Stradale Polizia Locale Lombardia) con il patrocinio del Comune di Firenze.
“Ringrazio le associazioni ‘Gabriele Borgogni’ e ‘Lorenzo Guarnieri’ - ha dichiarato l’assessore alla mobilità e manutenzioni Massimo Mattei – che, con questa iniziativa, ci hanno dato la possibilità di affrontare un’altra grande criticità riguardo agli incidenti che, all'interno di un dramma per la società contemporanea come appunto la mortalità sulle strade, rappresenta uno degli atti più vigliacchi. Vale a dire il fenomeno delle persone che scappano dopo aver provocato un sinistro stradale, lasciando la vittima priva di ogni assistenza.
L’iniziativa contro la pirateria stradale si inserisce a pieno titolo all’interno del progetto David che stiamo portando avanti con le associazioni e soprattutto rappresenta uno dei grandi progetti di senso civico che ogni città dovrebbe promuovere. Perché vedere, memorizzare e riferire a chi di dovere un episodio di pirateria stradale a mio avviso dovrebbe essere una delle prime regole di ogni automobilista e cittadino in generale”. Come ha spiegato Valentina Borgogni, presidente dell’associazione “Gabriele Borgogni”, il progetto si articola in quatto interventi.
Prima di tutto una campagna di sensibilizzazione verso la cittadinanza da svolgere attraverso la distribuzione capillare di materiale informativo sulla pirateria e su come contrastarla. In secondo luogo l’istituzione di un punto di contatto e-mail (pirateriastradale@asaps.it) e due numeri telefonici (0543/704015 e 346/7553350) in grado di raccogliere indicazioni dai testimoni e fornire consigli ai cittadini coinvolti in un episodio di pirateria. E ancora fornire assistenza alle vittime attraverso le associazioni aderenti e in particolare l’AIFVS www.vittimestrada.org.
Infine istituire un riconoscimento pubblico per coloro che contribuiranno all'identificazione dei pirati della strada omicidi, per l'impegno civile dimostrato. “Abbiamo aderito molto volentieri a questo progetto - ha sottolineato la comandante Antonella Manzione – che va nel senso di una maggiore educazione civica. Fornire al cittadino testimone a un episodio di pirateria istruzioni semplici su quali sono gli elementi importanti per le indagini e su come comunicarli sembra banale ma invece è molto utile per l’individuazione del pirata.
La Polizia Municipale darà il massimo supporto alla diffusione del materiale informativo anche perché anche a Firenze il fenomeno esiste ed è in aumento come nelle altre città italiane”. La pirateria sulla strada infatti è un fenomeno in aumento come si evince dai dati raccolti dall'osservatorio ASAPS nel 2011. Il numero di episodi di pirateria grave segnalato è aumentato del 45% rispetto al 2010 arrivando a quota 852. Molti si riferiscono a scontri gravissimi con 127 decessi, aumentati anche questi del 29%, come del resto il numero dei feriti, 995 nel 2011 (+33%).
Nel caso di piraterie mortali il 35% dei pirati guidava in stato di ebbrezza e/o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, confermando come il tema dell'assunzione di alcol per chi guida sia una grave criticità per la sicurezza sulle strade. Scorrendo i dati emerge come la pirateria sia un fenomeno principalmente maschile (sono solo il 10% le donne pirata identificate) e come le vittime siano soprattutto le cosiddette utenze deboli: fra i 127 morti 72 sono pedoni e 16 ciclisti. Per quanto riguarda la distribuzione territoriale del fenomeno, la Toscana risulta la quinta regione con 72 episodi (le prime tre sono Lombardia con 143 episodi, l'Emilia Romagna 99 e il Lazio 82).
Spesso purtroppo a farne le spese sono dei minori (11% dei casi mortali) e sono stati 4 lo scorso anno i bambini uccisi in scontri causati da un pirata. I pirati oggi sono identificati in due casi su tre (73% nel caso di episodi mortali). “È un buon risultato ma non ancora ottimo – ha sottolineato Stefano Guarnieri dell’associazione “Lorenzo Guarnieri” - ma non è abbastanza. Occorre fare di più. Bisogna fermare la pirateria. Per questo l’obiettivo del progetto è duplice: ridurre il numero di episodi di pirateria (in espansione anche per il diffondersi della mancanza di assicurazione) facendo leva sul senso civico dei cittadini e sulla convenienza a fermarsi e prestare soccorso.
Allo stesso tempo portare al 100% la percentuale di pirati della strada identificati, facilitando le segnalazioni tempestive da parte dei cittadini. Sappiamo che questo è solo un piccolo passo per migliorare la sicurezza sulle nostre strade. Senza dubbio l'introduzione di norme più severe, come quella dell'omicidio stradale, aiuterebbe come deterrente a comportamenti irresponsabili alla guida, compreso quello della pirateria” ha concluso Guarnieri.