“Il governo si attivi subito, fornendo tutte le informazioni necessarie sulla vicenda, in particolare sulla quantità e la pericolosità del materiale disperso in mare, e avviando il monitoraggio dell’area, per valutare gli elementi di rischio e per programmare i necessari interventi di bonifica e risanamento della zona interessata”. Lo chiedono tutti i deputati toscani del Partito democratico in una interrogazione ai ministri dell’Ambiente, della Salute e delle Infrastrutture dopo che lo scorso 17 dicembre il cargo «Venezia», a circa 20 miglia al largo di Livorno, ha perso in mare due semirimorchi con circa 200 fusti di sostanze pericolose. “Si tratta di un tratto di mare che arriva ad una profondità di 600 metri – spiegano Silvia Velo e Raffaella Mariani - ed ha un fondale fangoso, per cui quando i fusti toccano il fondo, sprofondano e vengono immediatamente ricoperti dalle correnti e dalle mareggiate successive, da strati e strati di sabbia.
Questo aumenta le nostre preoccupazioni circa le conseguenze dell’episodio, la cui gravità è stata già denunciata dal presidente della Regione Toscana e dal sindaco di Livorno. Abbiamo inoltre chiesto ai ministri interpellati per quale ragione Capitaneria e Prefettura abbiano atteso oltre dieci giorni per informare la popolazione sulla vicenda; per quale motivo siano stati informati solo i sindaci dei Comuni di Cecina e Bibbona, mentre i comuni il cui territorio potrebbe essere interessato dalle conseguenze della presenza dei fusti tossici sono molti di più e perché la compagnia Grimaldi, il principale responsabile del disastro ambientale, abbia tenuto un pesante silenzio su tutta la vicenda, che contiene aspetti molto fumosi ed incerti e che meritano di essere chiariti quanto prima.
Confidiamo che il governo si impegni a chiarire tutto questo e a salvaguardare con tutti gli strumenti possibili – concludono Velo e Mariani – la salute dei cittadini e l’ambiente in questo tratto di mare”.